"Per le attività commerciali legate al turismo, si tratta di un risultato storico. Per la prima volta, è stato riconosciuto il danno subìto a causa del crollo del turismo in quanto componenti della stessa filiera. Siamo molto soddisfatti di questo risultato: base di partenza verso i molti altri obiettivi della nostra associazione". Parla così Stefano Leoni, operatore in Assisi e presidente di Fast Umbria Confcommercio dopo la notizia che sono in arrivo i "ristori" della Regione, oltre 4 milioni di euro per le imprese umbre. Fast - Federazione attività settore turistico è la federazione delle attività commerciali artigianali legate al turismo è nata all’interno della galassia Confcommercio ed è stata pensata, ben prima della pandemia, da Stefano Leoni: ha trovato forza e riscontro all’interno del mandamento Confcommercio di Assisi con il sostegno del presidente Vincenzo di Santi e delle manifestazioni spontanee svoltesi ad Assisi con l’impegno del movimento e degli attivisti di #noi dimenticati. Manifestazioni che, nei momenti più difficili legati alla crisi dovuti alla pandemia e alle ripercussioni sulle attività commerciali legate al turismo, sono riuscite a dare voce e visibilità – a livello non solo umbro, ma extraregionale e nazionale – a un settore che non riusciva a trovare sostegni e ‘ristori’. "E’ il risultato più importante, fra i quattro provvedimenti ottenuti da Fast che, mi piace sottolineare, è la prima associazione nata in Italia per tale ambito commerciale – aggiunge Leoni -. Fra le questioni che intendiamo affrontare ne nel mediolungo termine ci sono l’estensione delle agevolazioni Tosap (per l’occupazione del suolo pubblico per gli operatori del settore) e del credito di imposta per gli affitti in caso di un dimostrato calo del fatturato. E ancora percorsi di crescita del capitale umano del settore che è in prima linea nella ‘narrazione’ turistica e del territorio, come una sorta di ufficio informazioni, la valorizzazione degli operatori ‘storici’ del settore, spesso alla terza o quarta generazione, la possibilità di elaborare e realizzare progetti di rete per la valorizzazione turistica e territoriale e anche la realizzazione di ‘segni identitari’ della categoria comuni ed univoci a livello regionale quali insegne, segnaletica, ecc. Il bando che ha assegnato le risorse – viene evidenziato da Confcommercio - è stato un ulteriore aiuto per i ristoratori, tra le categorie più danneggiate dalla pandemia, con una attenzione particolare per quelli che operano nei centri storici. Ma è stato anche l’unica forma di "ristoro" per il commercio legato al turismo, che finora era stato escluso da ogni forma di aiuto. Maurizio Baglioni