E45 chiusa, alunni a casa. Il professore annuncia: "Faremo lezioni online"

Studenti impossibilitati a raggiungere le scuole

Il viadotto della E45 messo sotto sequestro

Il viadotto della E45 messo sotto sequestro

Perugia, 18 gennaio 2019 - Gli studenti che dalla valle del Savio ogni giorno raggiungono l’Altotevere per andare a scuola ieri mattina si sono dovuti alzare alle 6 per arrivare verso le 9. Tre ore di viaggio dopo la chiusura della E45. Molti erano assenti: non c’è stato il tempo di organizzarsi. E c’è anche chi, per evitare ai ragazzi questa odissea quotidiana, sta pensando di attivare corsi on line.

E’ il dirigente didattico Claudio Tomoli dell’istituto Liceo Città di Piero di Sansepolcro che si sta organizzando per «far sì che gli studenti possano fare lezioni on line. Andranno in due luoghi appositamente individuati dal sindaco di Bagno di Romagna e verranno a scuola fisicamente un giorno alla settimana per fare le attività di laboratorio poi seguiranno le lezioni a distanza».

Molti dei ragazzi ieri mattina sono arrivati tardi anche negli istituti superiori di Città di Castello: «Abbiamo cercato di tranquillizzarli, è giusto che abbiano la possibilità di seguire i loro corsi di studi al meglio», spiega un insegnante. Anche il titolare della Baschetti autotrasporti Paolo Baschetti che copre il servizio sulla tratta da Bagno di Romagna a Città di Castello spiega: «Purtroppo i ragazzi si devono alzare un’ora prima: partire alle 6. raggiungere le Balze, poi transitando per il passo di via Maggio, arrivare a Pieve Santo Stefano per raggiungere la Valtiberina e infine Città di Castello con difficoltà enormi per questi studenti». Ma le difficoltà sono tante anche per gli industriali. Proprio ieri Confindustria Umbria in una nota ha espresso forte preoccupazione.

«La E45 – sottolinea Cristiano Ludovici, presidente della sezione Alta Valle del Tevere – rappresenta un’importante arteria di comunicazione per l’Umbria e in particolare per il territorio altotiberino. La sua interruzione – aggiunge Ludovici – crea un enorme problema al sistema economico locale, aggravato dal fatto che non esistono alternative infrastrutturali congrue, se non la vecchia SS3 bis e il permanere della chiusura della statale 73 di Bocca Trabaria». Ludovici chiede appalti immediati: «Per evitare il ripetersi di situazioni che possano mettere a rischio la sicurezza dei cittadini e danneggiare il tessuto economico». Anche il sindaco Luciano Bacchetta spiega che questa situazione «necessita del contributo e impegno massimo di tutti i soggetti istituzionali competenti».