Due pianisti all’Auditorium San Francesco al Prato . Varasano: "Così celebriamo la piena ripartenza"

Due pianisti di fama internazionale si esibiranno gratuitamente all'Auditorium di San Francesco al Prato di Perugia per celebrare la sua piena ripartenza, gioiello culturale della città.

Due pianisti all’Auditorium San Francesco al Prato . Varasano: "Così celebriamo la piena ripartenza"

Due pianisti all’Auditorium San Francesco al Prato . Varasano: "Così celebriamo la piena ripartenza"

"Due pianisti di eccezione per celebrare la piena ripartenza dell’Auditorium di San Francesco al Prato, gioiello unico al mondo e uno dei simboli indiscussi di Perugia": così l’assessore alla cultura Leonardo Varasano (nella foto con il sindaco Andrea Romizi) ha presentato il concerto promosso dal Comune che si terrà questa domenica all’Auditorium con ingresso gratuito, fino a esaurimento posto. Inizierà alle 18, per dare al pubblico l’opportunità di ammirare almeno nella fase d’ingresso gli scenografici interni alla luce del tramonto e vedrà protagonisti due pianisti dal curriculum prestigioso: Luca Ciammarughi, "uno dei grandi esponenti a livello italiano e internazionale del barocco romantico, conduttore radiofonico, saggista, docente al Conservatorio di Novara" e Francesco Libetta, "che per i suoi virtuosismi è definito il pianista dell’impossibile, noto in Italia, negli Usa e in Estremo Oriente – spiega l’assessore – che interpreterà lo Studio op.10 n.12 di Chopin nella versione per mano sinistra di Leopold Godovsky, il pezzo più difficile dell’intera letteratura pianistica". È possibile prenotarsi con una mail a: [email protected].

"Una volta concluso il lungo iter per il restauro dell’ex chiesa e quello, a sua volta complesso, dell’affidamento della gestione, volevamo celebrare il pieno ritorno alla fruibilità – ha proseguito Varasano –. La stagione è iniziata con il piede giusto e con il tutto esaurito per diversi spettacoli. Tuttavia, non potevamo non sottolineare degnamente che la città si è riappropriata di un bene definito nel 2011 da Francesco Scoppola come omologo della basilica di Santa Maria degli Angeli per Assisi, un luogo che si richiama al francescanesimo ma è maestoso e che è stato pantheon dell’aristocrazia perugina accogliendo le sepolture di personaggi illustri, perugini e non solo".