"La droga gli serviva durante il lockdown". E il giudice lo assolve dallo spaccio

Perugia: arrestato col maxi quantitativo di eroina sul pullman. "E’ un tossicodipendente, il fatto non sussiste"

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Perugia, 10 giugno 2021 - E’ scampato alla condanna a 6 anni di carcere chiesta dalla procura di Perugia grazie al Covid, o meglio al lockdown dell’aprile scorso, sostenendo che i 16 grammi di eroina che aveva addosso – abbastanza per confezionare 200 dosi, stando alla consulenza tossicologica – servivano come “scorta“ per le tre settimane che non avrebbe più potuto muoversi da Gubbio a Perugia per acquistare lo stupefacente.

Un 43enne di Gubbio – difeso dall’avvocato Ubaldo Minelli – è stato così assolto "perché il fatto non sussiste", in base al secondo comma del 530 (quando manca, è insufficiente o contraddittoria la prova del reato) dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio dal giudice unico Serena Ciliberto.

L’imputato ha prodotto in aula il verbale di contestazione da 800 euro proprio per avere violato il lockdown durante il viaggio di andata nel capoluogo umbro. "Non volevo prendermi un’altra multa – ha sostenuto davanti al giudice durante l’interrogatorio – e così ho pensato di fare rifornimento per le tre settimane di blocco totale visto che sono tossicodipendente e sarei dovuto restare in casa almeno fino al 20 maggio".

Tutto accade il 17 aprile 2020 quando l’Italia è chiusa in casa a causa dell’avanzare della pandemia: vietato anche uscire dall’abitazione e spostarsi da un altro comune. L’uomo, un artigiano eugubino, viene bloccato a bordo dell’autobus di ritorno da Perugia: addosso ha 16 grammi ma con quel principio attivo di dosi ne vengono 200. Scatta l’arresto da parte dei carabinieri e la contestazione di spaccio.

Ma all’udienza dibattimentale di in tribunale l’avvocato difensore produce il verbale di multa elevato il 13 aprile 2020 sulla tratta di andata Gubbio-Perugia quando il suo assistito venne fermato e, non potendo giustificare lo spostamento dal comune per motivi sanitari o di lavoro, si beccò una sanzione da 800 euro per violazione della normativa anti-Covid.

Così quattro giorni dopo – ha spiegato ieri in aula –, tenta la sorte, raggiunge Perugia e fa scorta di eroina per non restarne sprovvisto. Ma il pm non è convinto e chiede sei anni di reclusione appunto e il pagamento di 27mila di sanzione. L’avvocato l’assoluzione.

"Sono soddisfatto dell’esito del processo: in aula è emersa la verità. Il mio assistito non aveva acquistato la droga per poi spacciarla ma per uso personale".