E’ ormai noto come il “parroco hi-tech“ don Giorgio Mariotti che in occasione della festa di San Biagio ogni anno benedice smartphone e computer dall’altare. Il sacerdote tifernate è stato il primo in Italia, cinque anni fa, a ideare l’iniziativa. "Sappiamo – ha detto ai fedeli con i propri strumenti tecnologici in mano in occasione della messa officiata a Nuvole –, quanto sono importanti le nostre parole e i messaggi che escono da questi mezzi" quindi la precisazione. "Purtroppo tante volte queste parole escono o vengono rilanciate senza riflessioni. Di qui la benedizione perché il Signore ci aiuti a preservarci dalle “ fake news”, ovvero dalle false notizie che in questi tempi circolano e che forse troppe volte qualcuno rilancia facendo dello strumento prezioso dell’informazione un uso scorretto". Un bel messaggio indubbiamente quello lanciato da don Giorgio dall’altare che stimola tutti a un corretto uso dei mezzi di comunicazione digitale invitando a impegnarsi ad accorgersi e veicolare anche le “buone notizie”. Don Giorgio Mariotti, citando il Papa che ha scelto come titolo della cinquantasettesima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali “Parlare con il cuore“, ha poi ricordato che questo significa comunicare con le parole della pace e dell’armonia per costruire ponti e non innalzare muri.  Questo sacerdote, molto attivo che segue e si divide tra cinque parrocchie, ha sentito la chiamata della vocazione intorno ai 50 anni. "Prima – racconta – gestivo un negozio di generi alimentari. Ero contento ma un problema di salute mi fece avvicinare alla preghiera dalla quale ero un po’ distante. Feci un pellegrinaggio a Medjugorje nel ’99 che mi ha cambiato la vita. Così ho deciso di seguire il percorso che mi ha portato a indossare l’abito talare nel 2008". Ma l’idea, poi seguita da tanti altri parroci, della benedizione dei telefonini come è nata? "Venivo da un’esperienza lavorativa che me lo aveva fatto apprezzare. Ho capito che sono mezzi importanti per portare il Vangelo nel mondo. Lessi dell’idea di un prete anglicano che mi piacque molto. E così..di recente anche il Papa ha benedetto la foto di un bambino dal cellulare del babbo, una cosa bellissima". Prima della funzione religiosa nei pressi della chiesa di Nuvole si è svolta anche la premiazione del concorso, “cellulari e Buone notizie 2023“ ideata dell’oratorio di Lerchi dove i bambini di diversi paesi e continenti con culture e religioni diverse, si aiutano tra loro nei vari impegni scolastici. La vincitrice è risultata Michela Santi.  Donatella Miliani

Cronaca

E’ ormai noto come il “parroco hi-tech“ don Giorgio Mariotti che in occasione della festa di San Biagio ogni anno benedice smartphone e computer dall’altare. Il sacerdote tifernate è stato il primo in Italia, cinque anni fa, a ideare l’iniziativa. "Sappiamo – ha detto ai fedeli con i propri strumenti tecnologici in mano in occasione della messa officiata a Nuvole –, quanto sono importanti le nostre parole e i messaggi che escono da questi mezzi" quindi la precisazione. "Purtroppo tante volte queste parole escono o vengono rilanciate senza riflessioni. Di qui la benedizione perché il Signore ci aiuti a preservarci dalle “ fake news”, ovvero dalle false notizie che in questi tempi circolano e che forse troppe volte qualcuno rilancia facendo dello strumento prezioso dell’informazione un uso scorretto". Un bel messaggio indubbiamente quello lanciato da don Giorgio dall’altare che stimola tutti a un corretto uso dei mezzi di comunicazione digitale invitando a impegnarsi ad accorgersi e veicolare anche le “buone notizie”. Don Giorgio Mariotti, citando il Papa che ha scelto come titolo della cinquantasettesima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali “Parlare con il cuore“, ha poi ricordato che questo significa comunicare con le parole della pace e dell’armonia per costruire ponti e non innalzare muri. 
Questo sacerdote, molto attivo che segue e si divide tra cinque parrocchie, ha sentito la chiamata della vocazione intorno ai 50 anni. "Prima – racconta – gestivo un negozio di generi alimentari. Ero contento ma un problema di salute mi fece avvicinare alla preghiera dalla quale ero un po’ distante. Feci un pellegrinaggio a Medjugorje nel ’99 che mi ha cambiato la vita. Così ho deciso di seguire il percorso che mi ha portato a indossare l’abito talare nel 2008". Ma l’idea, poi seguita da tanti altri parroci, della benedizione dei telefonini come è nata? "Venivo da un’esperienza lavorativa che me lo aveva fatto apprezzare. Ho capito che sono mezzi importanti per portare il Vangelo nel mondo. Lessi dell’idea di un prete anglicano che mi piacque molto. E così..di recente anche il Papa ha benedetto la foto di un bambino dal cellulare del babbo, una cosa bellissima". Prima della funzione religiosa nei pressi della chiesa di Nuvole si è svolta anche la premiazione del concorso, “cellulari e Buone notizie 2023“ ideata dell’oratorio di Lerchi dove i bambini di diversi paesi e continenti con culture e religioni diverse, si aiutano tra loro nei vari impegni scolastici. La vincitrice è risultata Michela Santi. 
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Don Giorgio benedice: "Ma attenti alle fake-news"    

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Don Giorgio benedice: "Ma attenti alle fake-news"

Il parroco hi-tech che per primo ha ideato l’iniziativa per cellulari e computer invita i fedeli a non rilanciare le false notizie e a esaltare quella ’buone’

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