Domenica di pausa per Mario Draghi a Città della Pieve

Il sindaco Fausto Risini: "Oggi diventeranno rossi e quindi sottoposti a restrizioni tra cui il divieto di spostamento al di fuori dei propri confini. Salvo comprovati motivi di lavoro che, nel caso di Draghi, sono più che evidenti"

La casa di Mario Draghi a Città della Pieve

La casa di Mario Draghi a Città della Pieve

Città della Pieve, 7 febbraio 2021 - Da domani tutti i comuni della provincia di Perugia, tra cui anche il borgo umbro in cui risiede il presidente incaricato Mario Draghi (che da ieri al termine del primo giro di consultazioni politiche è di nuovo nel suo casale alle porte del centro) diventeranno rossi da domani e quindi sottoposti a restrizioni importanti tra cui il divieto di spostamento al di fuori dei propri confini. “Salvo comprovati motivi di lavoro che in questo caso - dice con un sorriso il sindaco di Città della Pieve Fausto Risini - sono più che evidenti....”. Nel borgo umbro, quasi ottomila anime, sono 51 al momento i positivi di cui solo due ricoverati in ospedale. Ma il provvedimento assunto da Donatella Tesei, governatrice dell’Umbria (che resta comunque arancione) per cercare di rallentare i contagi in aumento soprattutto nella parte nord del territorio, ha inglobato anche Città della Pieve. “I pievesi - continua Risini - sono molto rispettosi delle regole. Certo, le attività ne risentiranno, e la chiusura di scuole e asili genererà dei problemi ai genitori che lavorano. Agli autonomi in particolare, visto che i dipendenti potranno fruire della copertura Inps. Per i primi, come Anci, abbiamo rivolto un appello alla Governatrice perché vengano previsti dei ristori o nel bilancio regionale o a livello nazionale”.

D.Miliani