La situazione economico-finanziaria di quanti risiedono nella diocesi eugubina continua ad essere preoccupante, risvolto di una crisi occupazionale che stenta purtroppo ad essere assorbita. La conferma arriva, ancora una volta, dagli interventi effettuati dalla chiesa guidata da monsignor Luciano Paolucci Bedini per risolvere situazioni di emergenza o garantire quanto serve per una quotidianità appena dignitosa. Il resoconto 2021 relativo all’utilizzo delle somme pervenute grazie ai fondi dell’8x1000 merita un’attenta riflessione. Infatti “per interventi caritativi a favore della collettività” sono stati destinati ben € 402.607,45, pari al 48,75% della cifra complessivamente attribuita. Nel dettaglio per aiutare persone bisognose sono stati erogati 140.000 euro. Ne hanno beneficiato famiglie in difficoltà, “che risultano sempre più numerose”, come si legge nella nota illustrativa, quanti hanno usufruito di progetti specifici come “Ripartiamo insieme” riservati ad aziende ed attività commerciali messe in crisi dalla emergenza sanitaria. Per le attività istituzionali della Caritas sono stati impegnati 72.000 euro, per sostenere “Famiglie disagiate” € 40 mila (pagamento affitti, bollette servizi, spese sanitarie), per categorie economicamente disagiate € 12.800, per precari, giovani in cerca di lavoro € 6.200, per persone senza fissa dimora € 10.000. Ci sono interventi pure per emergenze ancora più insidiose, che se non si vedono, quali le dipendenze patologiche (fronteggiate con € 12.000), e l’usura € 727,61. Infine opere missionarie caritative hanno beneficiato di € 10.000, mentre per sostenere il clero anziano e malato sono stati impegnati € 95.000. Ulteriori 10 mila euro sono stati destinati dalle singole caritas parrocchiali sempre per testimoniare vicinanza e solidarietà a “famiglie particolarmente disagiate”. Attenzione perché , come si legge nella nota illustrativa " per avere un quadro esaustivo delle risorse che vengono utilizzate e riversate sul territorio dalla nostra Chiesa eugubina nelle sue varie articolazioni, vanno aggiunte le importanti risorse proprie, quanto raccolto fra i fedeli, in particolare per le attività caritative, e quanto poi finanziato a parte per progetti specifici".
g.b.