Dimissioni Marini in Umbria, il consiglio approva il rinvio del voto sul caso

Polemiche in Regione tra maggioranza e opposizione ma alla fine la decisione di posticipare il tutto passa (11 voti a 8)

Catiuscia Marini (Foto Crocchioni)

Catiuscia Marini (Foto Crocchioni)

Perugia, 7 maggio 2019 - Aggiornata a una data non ancora indicata la riunione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria che doveva decidere sulle dimissioni della presidente Catiuscia Marini, Pd. L'Aula ha approvato con 11 voti favorevoli e otto contrari una proposta in tal senso presentata dal capogruppo del Pd Gianfranco Chiacchieroni che ha evidenziato la necessità di «approfondire il dibattito».

Contro il rinvio si sono espresse le opposizioni. Di «grave errore politico» ha parlato il capogruppo di FdI e portavoce del centro destra Marco Squarta. «La regione non può più aspettare» ha detto. «La gente chiede chiarezza» ha sottolineato Valerio Mancini, Lega. «Netto dissenso» dal capogruppo di FI Roberto Morroni per il quale «non si può narcotizzare il dibattito trasformandolo in un mini congresso del Pd».

Per Maria Grazia Carbonari, M5s, la maggioranza «cambia idea di ora in ora su cosa fare». «Sarà il momento di chiuderla qui» ha aggiunto. Intanto i gruppi di maggioranza hanno presentato una mozione di sostegno a Marini.

In particolare Chiacchieroni, a nome della maggioranza, ha chiesto all'Aula di approfondire il dibattito e di poter svolgere ulteriori valutazioni sui contenuti dell'intervento della presidente. Aggiornando ad una apposita seduta, da prevedere entro il 18 maggio, la discussione sulla proposta di risoluzione (formalizzata dai gruppi Pd, SeR, Misto-Articolo 1/MdP, Misto-«Liberi e Forti») con cui si invita la presidente della Giunta regionale «a recedere dalle dimissioni ai sensi dell'art. 64, comma 3 dello Statuto regionale».