Dieci procuratori compreso Cantone

No a dibattimenti da remoto, sì ad atti di indagine a distanza

PERUGIA

No a dibattimenti da remoto, sì ad atti di indagine a distanza, a partire dall’interrogatorio da parte del pm dell’indagato e con il consenso del difensore. E’ la presa di posizione comune dei capi di dieci procure, compresa quella di Perugia guidata da Raffaele Cantone, più Roma, Milano, Torino, Salerno, Reggio Calabria, Catanzaro, Palermo, Firenze e Napoli, condivisa con l’Unione delle camere penali e contenuta in un documento definito in vista delle misure per contenere la diffusione del contagio negli uffici giudiziari. La giunta dell’Ucp con le dieci procure, per limitare l’afflusso di persone all’interno dei palazzi di giustizia, chiede anche di attribuire valore legale al deposito degli atti del difensore via pec e di prevedere l’accesso da remoto al sistema Tiap anche dei difensori per la conoscenza e il rilascio di copia degli atti depositati unitamente a provvedimenti cautelari.