Debutto al Festival delle Nazioni “Maqueba“ a Città di Castello

Stasera il concerto in prima assoluta dell’unica band italo-etiope esistente. E domani grande swing

Debutto al Festival delle Nazioni  “Maqueba“ a Città di Castello

Debutto al Festival delle Nazioni “Maqueba“ a Città di Castello

Al Festival delle Nazioni debutta questa sera uno dei progetti internazionali più interessanti di questa edizione dedicata all’Italia, uno di quelli che meglio rappresentano il senso del progetto triennale che la manifestazione sta dedicando a quei Paesi che hanno lasciato un’eredità linguistica e culturale in altri territori per l’espansione coloniale. E così stasera alle 21 nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello va in scena “Maqeda“, un concerto in prima italiana dell’Atse Tewodros Project guidato e coordinato dalla scrittrice e performer italiana di origine etiope Gabriella Ghermandi: un evento più unico che raro, con l’unica band italo-etiope esistente.

L’Atse Tewodros Project è infatti un collettivo di musicisti italiani e musicisti etiopi di tradizione nato da un’idea della leader italo-etiope Gabriella Ghermandi che al Festival presenterà brani musicali della musica tradizionale etiope, combinati in stile jazz, includendo anche canzoni della resistenza etiope cantate durante la guerra contro l’esercito italiano. La performance prevederà interventi narrati dalla stessa Ghermandi con riferimenti a poeti e storici che hanno composto i testi dei canti tradizionali. “Maqeda“ (nome etiope della regina di Saba) sarà interamente dedicato alle figure femminili della storia e mitologia etiope, e proporrà attraverso la musica, una riflessione sul femminile e le sue figure partendo dalla cultura etiope e dalle tante sue figure femminili vincenti e legittimate dalla tradizione, dall’epica e dalla storia. Sempre oggi alle 18 il Festival fa tappa al Castello Bourbon del Monte di Monte Santa Maria Tiberina con il Trio Rigamonti: formato dai fratelli Mariella al violino, Emanuele Maria al violoncello e Miriam al pianoforte volgerà “Uno sguardo al passato“ eseguendo musiche di Ghedini e Bartholdy e una composizione in prima assoluta di Francesco Cerrato.

Domani invece l’attenzione sarà per la musica swing nel concerto “Vecchia Italia. La musica italiana degli anni ’30 ’40 e ’50“, alle 21 di nuovo a San Domenico. Protagonista la “Papillon Vintage Swing Band“ in uno spettacolo di parole e musica, una sorta di viaggio a ritroso nella storia del nostro Paese dagli anni Trenta agli anni Cinquanta attraverso i grandi successi dell’epoca e piccoli racconti storici, in un’atmosfera intrisa di nostalgia e di emozioni.

Sofia Coletti