Débacle della Lega: "Non ci hanno compreso"

Caparvi, segretario umbro del partito di Salvini: "FdI? Ha potuto essere defilato su partite più complicate non avendo esponenti in giunta"

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I sommersi e i salvati. Virginio Caparvi, parlamentare uscente, segretario regionale della Lega e deputato rieletto in uno dei collegi uninominali della Camera, potrebbe essere l’unico alfiere del Carroccio dell’Umbria a tornare in Parlamento (non considerando Marchetti, candidato nelle Marche, ndr). La sua elezione si è consolidata già nella serata tra domenica e lunedì.

"Sono onorato di rappresentare l’Umbria in Parlamento nella prossima legislatura, la diciannovesima. Lo farò con abnegazione, serietà e responsabilità. Ringrazio i militanti, gli amici, gli elettori ed i concittadini che hanno testimoniato un forte attestato di stima nei miei confronti. Una stima così forte e netta da essere di rilievo regionale", ha scritto sui social.

A lui spetta però anche di tirare le fila del risultato elettorale della Lega in una tornata che ha visto il suo partito a poco più del 7 per cento, dopo anni di boom: dal 20 per cento delle Politiche del 2018, al 38 per cento delle Europee 2019 fino all’exploit delle Regionali 2019, quando il centrodestra conquistò Palazzo Donini con un Carroccio al 36 per cento. "Il dato umbro – dice Caparvi – è nel trend nazionale ed è dovuto essenzialmente alla presenza nel Governo, non compresa da una parte dell’elettorato".

Caparvi va cauto perché, al momento di scrivere, non è chiaro se sia passata la capolista della Camera, Valeria Alessandrini, o meno. "Non ci sono comunque ‘specificità’ locali – scandisce Caparvi – perché l’elettorato distingue tra un’elezione e l’altra. Anche se a livello regionale qualche risposta in più andrebbe data".

Il Governo Draghi viene dato dunque come principale indiziato del capitombolo: "E’ stato troppo spostato sulla gestione Conte per la pandemia – continua Caparvi – e ha lasciato spazio al Pd in iniziative parlamentari quando invece Draghi doveva avere un ruolo di garanzia. Al momento non vedo altre motivazioni se non queste". E il risultato di FdI? "Viviamo in un periodo in cui i leader tirano e la Meloni ha guadagnato sul suo essere all’opposizione. Anche qui in Umbria, FdI ha potuto essere defilato su partite più complicate e meno su situazioni facili, non avendo esponenti in giunta. Noi, invece, ci siamo battuti su diversi fronti. Il dato fondamentale è comunque che il centrodestra è larga maggioranza in Umbria". Si parla di rimpasto in Regione? "Non è una valutazione che devo fare io, attiene a tutte le forze politiche". Oggi Caparvi sarà a Milano per il consiglio federale: "Il partito va avanti, abbiamo da organizzare i congressi cittadini di Perugia e Terni".

Alessandro Orfei