Dal calcio ai voti, affascina la storia di suor Daniela

A raccontare la scelta della religiosa anche il celebre fotografo. Stefano Guindani

Migration

Ha ottenuto ancora una volta ribalta nazionale la vicenda di suor Daniela Cancilla, la religiosa eugubina che nel pieno di una carriera calcistica dalle prospettive interessanti, ha deciso di "appendere le scarpette al chiodo" per abbracciare la vita religiosa. La storia è stata appena rilanciata – come ricordato anche dal settimanale La Voce nel suo ultimo numero – dal celebre fotografo Stefano Guindani, affascinato dalla religiosa che appartiene alle Sorelle del Piccolo Testamento di San Francesco. L’ordine religioso femminile che ha suor Daniela tra le fondatrici.

Quello che doveva essere un momento di lavoro – un servizio fotografico ispirato al rapporto tra sport e fede – si è trasformato in una testimonianza di stima e di apprezzamento che Guindani ha così riepilogato su Instangram: "Suor Daniela, suor Francesca, suor Alessandra e suor Agnese sono quattro donne straordinarie. Hanno fondato un Ordine composto da loro quattro e l’hanno chiamato Sorelle del Piccolo Testamento di San Francesco. Vivono a Gubbio, a San Marziale, che è diventata la loro casa. Quello che doveva essere un semplice shooting con protagonista Suor Daniela, ex calciatrice professionista, si è rivelato un incontro bellissimo e molto intenso. Non vedo l’ora di tornare a trovare queste suore incredibili e vi invito caldamente a dare una mano a queste sorelle che hanno votato la loro vita al servizio degli altri".

A Gubbio dal 2003, suor Daniela, per ripetere cose conosciute, prima di dedicarsi alla vita religiosa, ha giocato nella squadra siciliana di Favara fino a 19 anni. Il pallone le è rimasto nel sangue: i suoi palleggi, tra l’altro, affascinarono a Cracovia i ragazzi presenti alle Giornate Mondiale della Gioventù.