Dai nove ai dodici mesi per vendere Ast o trovare un partner industriale

In videoconferenza col ministero l'ad Massimiliano Burelli detta i tempi della procedura. I sindacati: "Non si toccano integrità del sito e livelli occupazionali"

L'amministratore delegato Massimiliano Burelli

L'amministratore delegato Massimiliano Burelli

Terni, 28 maggio 2020 Ci vorranno dai nove ai dodici mesi per completare la procedura di cessione o ricerca di un partner per Acciai speciali Terni. Lo ha detto l'amministratore delegato di viale Brin, Massimiliano Burelli, nel corso della videoconferenza convocata dal ministero dello Sviluppo, alla presenza del capo-gabinetto Giorgio Sorial e delle sottosegretarie al ministero per lo sviluppo economico Alessia Morani e Alessandra Todde, della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, del sindaco Leonardo Latini e di rappresentanti dei sindacati nazionali e territoriali dei metalmeccanici.

Confermato il disimpegno su Ast da parte della multinazionale tedesca Thyssenkrupp, è emerso che la procedura non è ancora decollata, sarà seguita da un advisor che ancora non è stato nominato e non pregiudicherà il piano d'investimenti 2019-2020, di 60 milioni nel biennio. Ast non è in crisi, ha sottolineato ancora Burelli, e si attende l'interessamento di gruppi internazionali e nazionali.

Road map - I tempi di realizzazione di un possibile cambio della guardia appaiono lunghi: dal 1 ottobre prossimo Ast sarà collocata in una  business unit ''Multi-tracks''e da lì si darà avvio alla procedura di scouting fino alla cessione vera e propria: il tutto si concluderà dopo 9-12 mesi come spiegato al tavolo dall'ad di Thissenkrupp Italia, Massimiliano Burelli.

Ipotesi - Lo accennò lo stesso ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli: attenzione da parte del Gruppo Marcegaglia, del Gruppo Arvedi ma anche da altri soggetti, player internazionali del mercato dell'acciaio speciale, aveva detto. Al tavolo di oggi però nessun nome. "Non abbiamo ancora offerte formali perché non abbiamo aperto una procedura. Siamo pronti ad esaminare offerte non vincolanti per chi volesse vedere i numeri dell'azienda. Ci attendiamo diversi gruppi internazionali interessanti al nostro sito, non siamo un'azienda in crisi", puntualizza  Thissen.

 

LE REAZIONI DEL MONDO SINDACALE E POLITICO  

Fiom - "Non è praticabile una qualsiasi ipotesi che invece di puntare sull'integrità del sito e su una valorizzazione strategica delle sue produzioni, ricerchi una modalita' di cessione separata degli asset, configurando una sorta di 'spezzatino" è il "veto" annunciato da Gianni Venturi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile siderurgia,

Uil - ''Ridurre i tempi per la ricerca del partner o per la cessione di Ast. Serve avviare e concludere la procedura a stretto giro di posta". E' la richiesta di Guglielmo Gambardella, coordinatore nazionale Uilm per il settore siderurgico, e Simone Lucchetti, segretario provinciale Uilm Terni, preoccupati per i tempi "troppo lunghi", uniti "all'assenza di certezze sull'assetto azionario futuro"

Ugl - "Un intervento del Governo attraverso un piano nazionale per la salvaguardia della siderurgia del Paese, oltre ad una presenza dello Stato nelle quote societarie" sono richiesti dal segretario nazionale Metalmeccanici, Antonio Spera, e dal vice segretario nazionale della categoria Daniele Francescangeli.

Fim - "Ora gli impianti sono fermi, non solo per il Covid19: chiediamo garanzie su questa vicenda che non impatti sull'occupazione non solo per gli ammortizzatori sociali che si prospettano all'orizzonte ma anche per i 150 contratti interinali. Il sito deve essere mantenuto integrato così com'è, - che ci sia una vendita o una partnership, ovviamente insieme al mantenimento delle produzioni e dei livelli occupazionali e salariali". E' la posizione del segretario nazionale Fim , Valerio D'Alò e del segretario Fim Umbria Terni Simone Liti.

Ministro -  "Ritengo che la presenza di player italiani possa essere garanzia di non trovarci nuovamente con imprenditori che promettono investimenti nel nostro Paese e poi cercano di chiudere lo stabilimento e di arretrare le loro posizioni». Così il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli parlando alla Camera . «Ci sono almeno 2 soggetti storicamente interessati: Marcegaglia e Arvedi».

Regione Umbria - nuovi soci dovranno essere in grado di presentare un piano industriale valido e sostenibile sotto un punto di vista produttivo, occupazionale, finanziario e ambientale. Un piano quindi che rafforzi - afferma la presidente della Regione Donatella Tesei - le prospettive industriali di un ciclo integrato, che va dalla fusione sino alla commercializzazione».

Comune di Terni - "E' fondamentale che sia riconosciuta la strategicità del nostro sito all'interno di un piano nazionale per la siderurgia - afferma Leonardo Latini, sindaco di Terni - che deve prendere quanto prima forma nella consapevolezza dell'importanza di questo settore, in particolare in riferimento agli acciai speciali".

Ministero «Ast di Terni è un'azienda strategica nazionale che va tutelata nel pieno rispetto di una procedura privata di cessione, come ha sottolineato il ministro Patuanelli. Il tavolo di oggi è l'inizio di un percorso in cui il Governo s'impegna a definire un piano operativo per l'intero settore siderurgico italiano». Parole delle sottosegretarie al ministero dello Sviluppo economico Alessandra Todde e Alessia Morani.

Fratelli d'Italia - "Lo Stato deve garantirsi la possibilità di attivare la golden share, assicurandosi una partecipazione strategica nel polo siderurgico, unico in Italia nella produzione di acciaio inox. Di fronte all'ennesima vendita di un asset strategico per l'Italia, che fa seguito a numerosi smantellamenti già avvenuti nel settore siderurgico a Terni, a partire dalla perdita del magnetico, il governo continua ad essere 'spettatore inermè, lasciando tutto in mano ai rapporti tra gruppi internazionali e semplicemente riferendo di un generico interessamento di Marcegaglia e o Arvedi".

Martina Merz, ceo di ThyssenKrupp
Martina Merz, ceo di ThyssenKrupp