Da Assisi appello alla politica "Si pensi di più alla gente"

Lo ha detto monsignor Viola durante il Pontificale per il patrono San Rufino "Fondamentale è amare ed essere amati. Torniamo ad avere fiducia nel futuro"

Concluse le celebrazioni in onore di Santa Chiara, giovedì, patrona della televisione e delle telecomunicazioni e, ieri, di San Rufino, patrono della città, con celebrazioni e momenti rituali. Con un appello alla politica. "Lasciamoci illuminare dall’esempio di San Rufino che, sulla scia di nostro Signore, ha donato la sua vita per noi". È questo l’auspicio di Monsignor Vittorio Francesco Viola, arcivescovo segretario del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, durante il Pontificale da lui presieduto, ieri, per il patrono della Città di Assisi e della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino. Monsignor Viola che ha rivolto anche un forte invito agli amministratori e alla politica più in generale. "In questo giorno – ha detto - dovremmo chiederci quali sono i desideri e le paure di questa città, di questo nostro stare insieme? I desideri sono tanti, ma quello fondamentale è amare ed essere amati. E la politica dovrebbe avere a cuore la felicità dei cittadini, affinché si realizzi questo desiderio. Quanto alle nostre paure quella più profonda è che manchi una prospettiva o un progetto, assenza che ci inchioda nel presente dove sperimentiamo i nostri limiti". E ancora: "Siamo chiamati a lasciarci illuminare, a far diventare la città un laboratorio in questo senso: chiediamo al Signore di essere all’altezza di questo dono, lasciandoci trasformare da un amore che ha la forza di fare tutte le cose". Le celebrazioni per il patrono si sono concluse in serata, in cattedrale, con il concerto in onore del Santo patrono, a cura della Cappella musicale di San Rufino. Le celebrazioni per San Rufino erano iniziate giovedì sera con la veglia di preghiera, la processione per le vie cittadine e la benedizione della città in piazza del Comune. Sempre monsignor Viola aveva presieduto nella giornata di giovedì la celebrazione solenne in onore di Santa Chiara, patrona della televisione e delle telecomunicazioni, invitando i fedeli a "liberarsi dagli idoli che inconsapevolmente adoriamo", perché "all’amore si risponde solo con l’amore".

M.B.