Cucinelli a Norcia: «Ricostruiremo monastero e basilica di San Benedetto»

L’imprenditore umbro nei luoghi del disastro per incontrare i monaci e iniziare a progettare la «rinascita»

La basilica di San Benedetto a Norcia  a sinistra come era prima e a destra come è adesso

La basilica di San Benedetto a Norcia a sinistra come era prima e a destra come è adesso

di DONATELLA MILIANI

Norcia, 1 novembre 2016- «Poche settimane fa avevo visto una casa che si affaccia sulla piazza centrale di Norcia. Il posto ideale per i momenti di raccoglimento, vicinissima alla chiesa e al monastero dei miei fraterni amici benedettini. Non ho cambiato idea, la comprerò. Perchè Norcia rinascerà...». L’imprenditore Brunello Cucinelli parla con cognizione di causa, visto che annuncia la concreta partecipazione finanziaria alla «ricostruzione del monastero che tante volte mi ha visto condividere momenti di raccoglimento con padre Cassian, e anche della chiesa di San Benedetto».

Oggi Cucinelli ha raggiunto Norcia per incontrare la comunità benedettina e cominciare a progettare la «rinascita».

«Trovo straordinario – commenta il re del cachemire – che nonostante la portata di questa catastrofe non ci siano state vittime. Sono convinto, ho spiegato al telefono anche a Cassian, che, come diceva Aristotele Anche le calamità hanno un’anima. Il fatto che la statua di San Benedetto sia rimasta intatta è un altro segnale che alimenta la speranza. Ricostruiremo insieme tutto e Norcia tornerà a essere la capitale dello spirito, così come Matera è quella dell’uomo e Gerusalemme quella di Dio».

Saranno i monaci ad accompagnarla?

«Sì. Mi hanno detto che la struttura del convento è danneggiata, ma ha retto. Cominceremo a intervenire appena possibile».

Brunello Cucinelli ha un rapporto molto speciale con i benedettini. Padre Cassian è da tempo la sua guida spirituale e non solo: è stato prima nel cda della società durante la quotazione in Borsa e oggi è membro del Comitato etico dell’azienda, insieme allo stesso Cucinelli e alla figlia di quest’ultimo, Camilla.

Come stanno reagendo?

«Sono affranti, ovviamente, ma sono salvi perchè da qualche tempo erano stati trasferiti nelle casette di legno fuori le mura. Hanno già voglia di ricominciare. Pensi che padre Benedetto mi ha chiesto un trattorino per lavorare. Del resto Cassian nel 2000 arrivò a Norcia con altri monaci americani deciso a riaprire, dopo 180 anni, quel convento dove erano nati San Benedetto e Santa Scolastica. Impresa portata a termine. Oggi i monaci a Norcia sono una ventina, novizi compresi».

Qual è il piano di intervento?

«Ci saranno due tappe: la prima, mi auguro a breve, riguarderà le strutture del monastero. Sistemeremo celle, refettorio, servizi e il birrificio. Poi ci concentreremo tutti sulla chiesa, che per forza di cose richiederà tempi più lunghi, ma tornerà a illuminare la splendida piazza della Cittadella dello Spirito».

Fa sul serio quando dice che comprerà una casa in quella piazza di Norcia?

«Certo. Amo la città di Benedetto dai tempi in cui seguivo il Perugia di Castagner in ritiro su quei monti. Un luogo di straordinaria bellezza. Da custodire, ricostruire e restituire alle future generazioni. Quando giro per il mondo ai miei amici che vogliono nutrire l’animo consiglio da sempre Norcia. Verranno perché tornerà a essere quella di prima».