Evitare il fallimento di 500 imprese e la messa a rischio di 2.700 posti di lavoro in Umbria. E’ questo obiettivo della mozione approvata ieri in Consiglio regionale, su iniziativa del consigliere Thomas De Luca (Cinquestelle) che mpegna la Regione ad avere un ruolo attivo nella circolazione dei crediti fiscali del Superbonus 110% "considerando anche l’acquisto dei crediti, direttamente o attraverso i suoi enti e società strumentali, per un loro utilizzo diretto in compensazione nei limiti della capienza fiscale e contributiva propria o di ciascuno di essi". "Il Superbonus 110% in Umbria – ricorda De Luca – ha contribuito per il 22% alla crescita del Pil del 2022 secondo i dati del Centro di ricerche economiche, sociologiche e di mercato per l’edilizia. Il blocco dei crediti, invece, sta avendo un impatto sull’economia potenzialmente devastante. La mozione è stata approvata con un emendamento e sottoscritta da tutti i gruppi dell’assemblea legislativa e impegna la giunta a valutare (non a promuovere come avevamo richiesto) tutte le azioni necessarie affinché assuma, anche attraverso gli enti strumentali da essa controllati, un ruolo attivo nella circolazione dei crediti fiscali". Regioni come Sardegna e Piemonte e la Provincia di Treviso, ad esempio, in questa direzione si sono già mosse. "Si tratta di un’opportunità importante per aziende e famiglie in crisi e che si trovano nel limbo rischiando di fallire o subire gravi danni proprio a causa dei crediti fiscali incagliati".