Covid Umbria, vaccinazione a passo di lumaca: solo 1,6% dei cittadini è coperto

La disponibilità di dosi è discreta, ma la campagna tarda ancora a decollare con decisione. Dalla prossima settimana si parte con Astrazeneca per gli insegnanti e le forze dell’ordine

La somministrazione in un centro vaccinale

La somministrazione in un centro vaccinale

Perugia, 21 febbraio 2021 - La vaccinazione non decolla in Umbria. Sono ancora soltanto 14.507 coloro che hanno ricevuto prima e seconda dose e che sono quindi sotto copertura quasi completa.

Un numero che è pari all’1,6% del totale della popolazione regionale e al quale in teoria si potrebbero aggiungere anche gli oltre 42mila contagiati che hanno sviluppato anticorpi e che proprio per questo al momento non verranno vaccinati. Detta così saremmo insomma sopra al 6 per cento di umbri che dispongono di anticorpi al Sars-Cov 2, anche se le varianti – soprattutto la brasiliana – hanno mostrato che ci si può reinfettare anche a distanza di poche settimane. Attenzione massima insomma.

A ieri erano comunque 23mila in totale coloro che avevano ricevuto il vaccino in Umbria e poco meno di novemila coloro che attendono il richiamo. Tra questi certamente la gran parte è composta dagli 80enni il cui piano di vaccinazione è iniziato lunedì scorso. Fino a giovedì infatti sono stati vaccinati 4.902 cittadini nati nel 1940 e a gennaio 1941, quindi il 65 per cento dei 7.546 prenotati.

E’ ragionevole pensare che la prossima settimana la prima tranche per questa fascia di età sarà completata. E che a quel punto si cominci con le altre categorie. Al momento all’Umbria sono stati consegnate infatti 49.140 dosi di vaccino Pfizer, ne sono stati utilizzate 36.270, di cui 22.230 per la prima dose e 14.040 per la seconda. La disponibilità al momento è di 12.870 dosi.

Per quanto riguarda il vaccino Moderna sono state consegnate 2.300 fiale che saranno utilizzate per vaccinare con prima e seconda dose 1.150 soggetti: qui il richiamo non viene effettuato al 21esimo giorno, ma dopo quattro settimane, 28 giorni insomma.

Di queste sono state utilizzate 530 dosi per la prima somministrazione e altrettante per la seconda. Dal primo marzo le 1.220 fiale rimanenti saranno utilizzate, al 50 per cento, dai medici di medicina generale per la vaccinazione a domicilio degli over 80 non deambulanti che non avranno bisogno di prenotare, ma saranno contattati dai medici stessi.

Alla Regione Umbria sono state consegnate inoltre 8.000 dosi di vaccino Astrazeneca che a partire dalla prossima settimana, saranno utilizzate per l’avvio della vaccinazione del personale scolastico e forze dell’ordine come previsto nella Fase3. Altre 8.400 dosi sono in arrivo.

Qui tra prima somministrazione e richiamo potranno però passare da 8 a 12 settimane, quindi la copertura sarà molto lenta.