Covid Umbria, Tesei: "La variante brasiliana rischia di essere il nuovo mostro"

Nelle ultime 24 ore 375 nuovi positivi. Crescono i ricoveri

Il centro storico  di nuovo zona rossa come tutta la provincia di Perugia

Il centro storico di nuovo zona rossa come tutta la provincia di Perugia

Perugia, 9 febbraio 2021 - «La variante brasiliana rischia di diventare il nuovo mostro di questa crisi in tutta Italia. Lo dico con la preoccupazione per l'Umbria e per il Paese»: lo ha sottolineato la presidente della Regione Donatella Tesei in Assemblea legislativa. Dove ha fatto il punto dell'emergenza Covid anche alla luce delle varianti. «Si susseguono notizie - ha detto Tesei - di nuovi focolai all'ospedale Sant'Orsola di Bologna, nelle Marche in Abruzzo, in Molise, in Toscana, a Messina, mentre l'Alto Adige è in lockdown per tre settimane. Se sarà così, spero di no, all'Umbria è toccato di isolare la nuova variante e affrontarla per prima». «Non ho dubbi - ha detto ancora Tesei - che come già fatto ad ottobre quando ci ha colpito la Fase 2 della pandemia fino quasi ad atterrarci, che noi umbri supereremo questa terribile sfida. Che oggi trova un nome nella variante inglese e brasiliana». «A fronte di questo impegno comune che ci deve vedere tutti schierati nella stessa trincea - ha sottolineato la presidente della Regione - vi assicuro che la zona rossa non sarà sinonimo di chiudersi in casa passivamente aspettando che passi la nottata. Ho chiesto alla Sanità regionale azioni immediate: ripensare e ristrutturare il contact tracing, isolare tutti i cluster di variante inglese e brasiliana, inviare all'Iss una massiccia richiesta di campionamento dei casi sospetti, incrementare i tamponi nella popolazione scolastica, aumentare il livello di sicurezza in ospedale e Rsa, di ripristinare le strutture contaminate, riallestire il massimo numero di posti letto Covid disponibili oltre quota 700, riallestire il massimo numero di terapie intensive umbre, a quota 160 in attesa anche dei 40 che il commissario Arcuri deve realizzare e attesi per il 28 febbraio, attivazione immediata dell'ospedale da campo regionale, consegnato all'Azienda ospedaliera di Perugia, dare luogo alla prima tranche di 1.550 assunzioni previste dalla sanità per il 2021. Sono queste azioni indifferibili alle quali la sanità deve dare luogo in questi 15 giorni». 

Vaccini

Per quanto riguarda i vaccini, lL'Umbria chiede «al più presto» la fornitura di 50mila vaccini contro il Covid «ulteriori rispetto al piano». Lo ha detto la presidente Donatella Tesei, annunciando di avere scritto al commissario Domenico Arcuri. «È indispensabile che arrivino presto - ha aggiunto - per proteggere quante più categorie a rischio possibile e più velocemente possibile». Tesei ha quindi parlato della distribuzione degli anticorpi monoclonali. «Oggi stesso scriverò sempre al commissario Arcuri - ha detto - perché, vista la situazione che stiamo vivendo, possa anticipare per l'Umbria dosi adeguate per cominciare la somministrazione».

I contagi

Non si ferma il trend in crescita dei ricoverati Covid negli ospedali dell'Umbria, oggi 513, 13 in più di ieri, 79, due in più, nelle terapie intensive. Emerge dai dati sul sito della Regione. Registrati altri 11 morti, 851, 375 nuovi positivi e 93 guariti, con gli attualmente positivi ora 7.173, 271 più di ieri. I tamponi analizzati sono stati 5.047 e i test antigenici 4.468. Con un tasso di positività totale del 3,9 per cento (ieri 8,86) e del 7,4 per cento sui soli molecolari (ieri 25,1).