Covid Umbria 23 luglio, impennata dei contagi: raddoppiati in un giorno

Nelle ultime 24 ore registrati 129 positivi, il giorno prima erano stati 61. Stabili le terapie intensive

Donatella Tesei

Donatella Tesei

Perugia, 23 luglio 2021 - Impennata in Umbria di nuovi casi Covid nell'ultimo giorno. Sono stati infatti 129, contro i 61 di giovedì. Lo riporta il sito della Regione.

Salgono anche i ricoveri, stabili le terapie intensive

In crescita anche i ricoverati in ospedale, ora 14, due in più, uno dei quali in terapia intensiva (dato stabile). Non vengono comunque segnalate vittime del virus mentre sono stati segnalati 18 guariti. Gli attualmente positivi sono ora 943, 111 in più del giorno precedente. Sono stati analizzati 1.840 tamponi e 3.033 test antigenici, con un tasso di positività del 2,6 per cento sul totale (era 1,4 il giorno precedente).

Grafico CovidStat/Infn:

I vaccini

Sono stati 8.367 i residenti in Umbria che hanno completato il ciclo di vaccinazione contro il Covid nell'ultimo giorno. Sono 407.186 in totale, il 52,77 del totale secondo quanto si legge sul sito della Regione. I vaccinati con la prima dose sempre nell'ultimo giorno sono stati 1.815, 543.292, il 70,46 per cento dei residenti. Il totale dei prenotati per le vaccinazioni sono 147.159.

Le percentuali dell'Umbria

In Umbria l'incidenza (16-22 luglio) è di 43,6 positivi ogni centomila abitanti; la percentuale di occupazione posti letto in area medica da pazienti Covid è di 1,3% mentre l'occupazione in terapia intensiva è 1,0%.

Tesei

Ieri la presidente Donatella Tesei aveva detto: "La variante delta ci preoccupa però quello che stiamo vedendo è che anche noi abbiamo numeri di contagi che crescono ma fortunatamente non crescono le terapie intensive". Tesei poi sottolinea che la cosa importante è sempre quella di spingere la gente a vaccinarsi. "Noi lo stiamo facendo - ha sottolineato Tesei - aprendo anche alle fasce più giovani dopo che abbiamo cercato di mettere prima in sicurezza le fasce a rischio. Ed i contagi che abbiamo ora lo dimostrano, visto che non portano all'ospedalizzazione".