Covid Umbria, il bollettino del 28 maggio. Scendono ancora positivi e ricoveri

In terapia intensiva rimangono otto pazienti, purtroppo però ci sono quattro decessi registrati nelle ultime 24 ore

Il generale Figliuolo in Umbria (Ansa)

Il generale Figliuolo in Umbria (Ansa)

Perugia, 28 maggio 2021 - Rimangono otto i ricoverati Covid nelle terapie intensive dell'Umbria a venerdì 28 maggio, due in meno rispetto a giovedì. I ricoverati sono invece complessivamente 84, cinque in meno del giorno precedente. Emerge dai dati sul sito della Regione. Nell'ultimo giorno sono stati accertati 63 nuovi positivi, 91 guariti e quattro morti.

Gli attualmente positivi sono ora 1.663, 32 in meno del giorno precedente. I tamponi analizzati sono stati 1.907 e 3.729 test antigenici. Con un tasso di positività dell'1,1 per cento contro lo 0,41 di giovedì.

Ha parlato di una "programmazione ben fatta dalla Regione Umbria" per quanto riguarda le terapie Covid il commissario straordinario per l'emergenza, generale Francesco Paolo Figliuolo, dopo avere tagliato il nastro del nuovo Modular hospital, accanto all'ospedale di Perugia, insieme alla presidente Donatella Tesei.

"Un gioiello contiguo all'ospedale con dieci posti di terapia intensiva completamente accessoriato" ha sottolineato Figliuolo per poi ricordare che quello che si è inaugurato "è un lavoro che parte da lontano, con la precedente struttura, ma che continua con l'attuale".

La struttura modulare al Santa Maria della Misericordia è infatti parte del piano, finanziato dal precedente Governo, per l'allestimento in Umbria di 44 ulteriori posti di terapia intensiva (con gli altri tre moduli anche a Terni, Foligno e Città di Castello). "Una struttura modulare che essendo collegata all'ospedale - ha spiegato il commissario - dà un ulteriore valore aggiunto, con la possibilità di utilizzare tutte quelle che sono le capacità diagnostiche ed emergenziali della struttura fissa. E' inoltre completamente aderente a quelli che sono i protocolli anticovid quindi con separazione netta dei percorsi sporco-pulito e possibilità di accesso a più vie alla parte interna di terapia intensiva. Anche grazie - ha concluso Figliuolo - a un lavoro aggiuntivo a cura della struttura commissariale con un padiglione di raccordo che permette una netta separazione tra parte modulare e non".