Eventi, cenoni e sport: restrizioni in arrivo in Umbria

"C’è il fondatissimo sospetto che la Omicron sia già in Umbria". Il parere del Cts sulle misure da adottare. Tracciamento saltato

Anche in Umbria si teme per la diffusione della variante Omicron

Anche in Umbria si teme per la diffusione della variante Omicron

Perugia, 21 dicembre 2021 - C’è il "fondatissimo sospetto che in Umbria circoli ormai la variante Omicron". E’ questo uno degli elementi emersi ieri pomeriggio durante la riunione del Comitato tecnico scietifico. I contagiati infatti raddoppiano ogni quattro giorni nella nostra regione. La variante Omicron, molto più contagiosa della Delta, secondo gli esperti ha tempi di raddoppiamento dei casi fino a 2-3 giorni. E il sospetto fortissimo che serpeggia in queste ore tra i componenti del Cts dell’Umbria e quelli del Nucleo epidemiologico regionale è proprio su questo: "un tasso così elevato di contagio si spiega solo con una variante ad alta contagiosità". 

E c’è un altro elemento che fa pensare che in Umbria ci sia la Omicron: in molti dei positivi esaminati manca il "gene S". La variante Delta contiene infatti una mutazione della Brasiliana che veniva riconosciuta anche senza sequenziamento poiché mancava il "gene S". Mancando questo elemento si esclude quindi che il positivo di turno abbia la Delta, ergo potrebbe avere la Omicron. E i numeri purtroppo lo confermerebbero: i tracciatori della Asl stanno notando che basta che un positivo abbia partecipato a una cena o a una festa, per scoprire che il giorno dopo il contagio interessa quasi tutti i contatti. E non sono pochi coloro che si infettano nonostante abbiano fatto la terza dose. 

Ieri il quadro che è stato illustrato dagli esperti alla Direzione sanità e all’Assessorato è apparso davvero allarmistico. Difficoltà evidenti ci sono sul tracciamento: il tampone al tempo zero ormai è un’utopia, i contatti vengono sottoposti a test in media dopo 4/5 giorni. Il contact-tracing è saltato in moltissime zone, i distretti Asl con le forze attuali a disposizione non sono più in grado di mettere insieme i contatti in 24/48 ore. Poi c’è il fattore-immunità vaccinale che è calato moltissimo: è stato chiesto di spingere molto sulle terze dosi, ma anche qui bisgona fare i conti con il personale stanco, stressato e insufficiente. 

Nelle prossime ore la Giunta regionale assumerà dunque alcuni provvedimenti che derivano proprio dai pareri scientifici forniti ieri dal Cts. Diffficile a questo punto che le scuole vengano chiuse già domani: le vacanze scattano giovedì e appare improbabile che il provvedimento venga anticipato di 24 ore, cambierebbe poco. L’Esecutivo rafforzerà l’indicazione dell’utilizzo delle mascherine all’aperto e al chiuso (Ffp2), così come potrebbero essere presi provvedimenti su eventi che si svolgono all’aperto nei prossimi giorni, ma anche quelli in luoghi chiusi (anche per lo sport).

Così sono sempre più a rischio le situazioni di assembramento come i presepi viventi, le feste di Capodanno e grandi timori ieri sono stati espressi dagli esperti su Umbria Jazz Winter che si svolge a Orvieto. Il timore è che si tratti di una vera e propria "bomba epidemiologica a orologeria", dato l’afflusso massiccio di migliaia di persone. L’incidenza è intanto salita a 213 ogni 100mila abitanti, i positivi ora sono sono 3.729 8in leggero calo dato che domenica ci sono stati 120 contagi e 144 guariti), i ricoveri sono scesi di una unità e sono 62. Ma l’allerta è elevatissima e non è escluso vengano aperti nuovi reparti-Covid.