Perugia, il virus rallenta: cinque posti letto in terapia intensiva diventano "no Covid"

Giannico: abbiamo potuto attuare una rimodulazione elastica dei posti letto di terapia intensiva

L'ospedale di Perugia (foto Crocchioni)

L'ospedale di Perugia (foto Crocchioni)

Perugia, 20 aprile 2021 - Tenuto conto della riduzione della pressione sui ricoveri Covid, è stata fatta nell'ospedale di Perugia la conversione di alcuni posti letto in terapia intensiva 2 per accogliere pazienti 'no-Covid' con problematiche internistiche, chirurgiche e traumatologiche che necessitano di assistenza intensiva. Lo ha reso noto la stessa Azienda ospedaliera.

«Grazie alla moderna struttura modulare e molto versatile della Terapia intensiva strutturata a compartimenti - sottolinea una nota dell'Azienda - è stato possibile convertire in piena sicurezza cinque posti letto per pazienti 'bianchi' e continuare a riservare gli altri 11 ai pazienti Covid positivi». «La situazione attuale della pandemia - dice il dottor Marcello Giannico, direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Perugia - mostra un andamento che tende a ridurre la pressione sui ricoveri Covid quindi abbiamo potuto attuare una rimodulazione elastica dei posti letto di terapia intensiva. Le aree compartimentali del reparto di terapia intensiva 2, diretto dal professor Edoardo De Robertis, sono dotate di un sistema di areazione indipendente e garantiscono una diversificazione dei percorsi in massima sicurezza permettendo una rimodulazione in breve tempo in base alla domanda dei posti Covid. Lo sforzo organizzativo - continua - è notevole e per questo ringrazio il personale sanitario che si trova a dover fronteggiare questi continui adattamenti dell'organizzazione»