Covid, in Umbria arrivano i rinforzi. Pochi però medici e infermieri

Boom di operatori socio sanitari: 88 quelli richiesti, 1328 le disponibilità pervenute alla Prociv

Si va verso la creazione di una task force

Si va verso la creazione di una task force

Perugia, 16 febbraio 2021 - Sono 1.559 i professionisti – tra medici, infermieri e personale socio sanitario – che hanno risposto alla richiesta del Dipartimento della Protezione Civile per la creazione di una task force di 496 unità da impiegare a supporto dell’Umbria, una delle regioni in questo momento più in difficoltà a causa delle varianti Covid. Anche se i numeri sono inferiori alle necessità per infermieri e rianimatori.

La procedura che si è chiusa ieri era riservata a medici specializzati in anestesia e rianimazione, malattie infettive, malattie dell’apparato respiratorio e medicina interna, medici abilitati anche non specializzati, infermieri e operatori socio-sanitari che non fossero già operanti nel settore sanitario e socio-sanitario, al fine di non pregiudicare i livelli di servizio attuali. In particolare le candidature sono arrivate da 38 medici specializzati (il fabbisogno della Regione ammonta a 97, di cui 52 specializzati in anestesia e rianimazione e 45 in malattie infettive, dell’apparato respiratorio e medicina interna), e 64 senza specializzazione (la necessità era stata espressa in 24 unità ma regolarmente iscritte agli ordini professionali). Al bando hanno risposto anche 129 infermieri (su 287 richiesti) e 1328 operatori socio sanitari (88 quelli necessari all’Umbria in queso momento).

«Si tratta di una risposta importante che conferma il senso di responsabilità, di generosità e l’abnegazione del personale medico e sanitario, in prima linea sin dal primo giorno di questa emergenza", dice il Dipartimento rivolgendo ai candidati "il più sentito ringraziamento a nome del Paese".