Covid, cresce il contagio tra ragazzi

L’incidenza più alta nella fascia di età tra 11 e 13 anni. L’Rt sale a 1,49 e tasso di ricoveri più alto in Italia

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Per il quarto giorno consecutivo i nuovi casi positivi al Covid superano quota ottocento: giovedì sono stati 871 infatti, a fronte degli 806 di mercoledì, con un ulteriore aumento che conferma il trend intrapreso ormai da una decina di giorni a questa parte. Diminuiscono anche i guariti rispetto al giorno prima, scendendo da 410 a 379. La conseguenza è quella di una ulteriore crescita degli attuali positivi al virus, che salgono così a 5.579.

Nessun allarmismo, ripetono gli esperti, ma i disagi si ripercuoteranno nuovamente sugli ospedali: per ora in Umbria gli ospedalizzati con Covid sono 121, pari al 17,8%% dei posti letti complessivi. Leggermente superiore il numero dei tamponi effettuati (3.178 contro 2.924) e un tasso di positività che è cresciuto fino al 27,40 per cento.

La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni in Umbria, mostra dunque un trend aumento rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 27 settembre è pari a 453. A rilevarlo il Nucleo epidemiologico regionale, secondo cui l’RDt (tasso di contagio) sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 è in leggero aumento attestandosi ad un valore pari a 1.49: ogni infetto ne contagia uno e mezzo. L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra un trend in leggero aumento in tutte le classi d’età, con l’incidenza più elevata tra gli 11 e 13 anni. La distribuzione territoriale dell’incidenza mostra valori in leggero aumento rispetto alla settimana precedente, in tutto il territorio regionale, inoltre si osserva, nell’ultima settimana, un leggero aumento nell’impegno ospedaliero che gioco forza crescerà nei prossimi giorni. In Umbria come detto sfiora il diciotto per cento ed è una delle tre regioni dove si supera la soglia di allerta del 15% di occupazione nei reparti ordinari: le altre sono la Provincia autonoma di Bolzano (20,2%), e la Valle d’Aosta (16,4%).

Negli ultimi 7 giorni, avverte il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, "si è verificato un sensibile aumento dell’incidenza. E dato l’aumento della velocità di circolazione virale, che adesso comincia ad essere abbastanza sostenuto, è importante mantenere comportamenti prudenti e soprattutto effettuare le dosi di richiamo dei vaccini. Questo riguarda soprattutto le persone a rischio al fine di evitare le conseguenze più gravi della malattia"