Coronavirus oggi: il bollettino del 22 maggio dei contagi Covid in Umbria

Coronavirus: nella regione 36 positivi su 5.929 test analizzati

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Perugia, 22 maggio 2021 - Covid Umbria, sono 36, su 5.929 test analizzati, i nuovi contagi al Covid accertati nelle ultime 24 ore in Umbria, dove prosegue il calo dei ricoveri. Secondo i dati della Regione aggiornati al 22 maggio, i guariti sono 101 e si registrano ancora due vittime. In discesa gli attualmente positivi, 2030 (67 in meno di ieri). I ricoverati negli ospedali sono 92 (nove in meno di ieri), di cui 12 (invariato) in terapia intensiva. Nell'ultimo giorno sono stati analizzati in particolare 4.046 test antigenici e 1.883 tamponi molecolari.Il tasso di positività complessivo è 0,6 per cento. Rispetto a soli molecolari sale a 1,9.

Ipotesi zona bianca

La proiezione per il 3 giugno prevede che l’incidenza del contagio in Umbria sarà pari a 29 nuovi positivi ogni centomila abitanti. E ciò significa che la regione sarà ampiamente in zona bianca. Questo è uno degli «ottimi dati» annunciati da Carla Bietta e Marco Cristofori del nucleo epidemiologico regionale, durante l’aggiornamento settimanale sull’andamento della pandemia. Dati che fanno ben sperare per il proseguimento della primavera e dell’estate e che se affiancati alla vaccinazione, ipotizzano un lento e graduale ritorno verso la normalità. L’indice Rt per il Covid in Umbria calcolato sugli ultimi 14 giorni è sceso adesso a 0,75, in calo rispetto allo 0,83 di una settimana fa, con l’incidenza media regionale di casi per 100 mila abitanti che è arrivata a 56,54 (con il dato riferito a lunedì): il numero entro il quale si entra in zona bianca, va ricordato, è pari a 50.

«Dai casi attuali possiamo dire che avremo un’incidenza ancora inferiore per scendere sotto 50» ha confermato Cristofori. «Siamo vicini a questo dato - ha poi aggiunto l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto - e quindi alla zona bianca». La scorsa settimana il tasso era pari a 71,02 mentre quella precedente 74,47. «I distretti sono ormai ampiamente tutti sotto quota cento – hanno spiegato i componenti del nucleo epidemiologico – anche se ci sono delle eccezioni come l’Alto Tevere (124) con in particolare Umbertide che è sopra 200». Anche il Trasimeno in verità negli ultimi giorni è risalito a 92 per colpa di alcuni cluster. E proprio su questo aspetto, Cristofori ha spiegato come «notiamo che da quando ci sono le varianti la diffusione è molto più rapida tra i contatti dei positivi. Cosa che invece non avveniva all’inizio della pandemia.

Comunque dato il limitato numero delle positività riusciamo a effettuare l’isolamento e il contact tracing in maniera rapida ed efficace». In merito alla curva epidemiologica è stato poi osservato che questa «ha preso un andamento in discesa diverso rispetto alle precedenti settimane e scende più velocemente». Per Cristofori sono diversi i fattori responsabili, «come la campagna di vaccinazione e il clima un pò più caldo. E’ difficile quantificare il tutto, come ha fatto l’Istituto superiore di sanità nella recente ricerca – ha spiegato – qui i numeri sono piccoli». Di sicuro l’incidenza mostra un calo generalizzato in tutte le classi di età, più accentuato tra 70enni e 80 enni, mentre l’unica fascia in crescita è quella oltre i 20 anni, composta da chi mediamente si muove e viene più a contatto rispetto alle altre. L’andamento dei ricoveri ordinari, inoltre, «continua a scendere ed in modo più energico». Così come i ricoveri in terapia intensiva. Infine, per i decessi «prosegue l’andamento di riduzione che ci sta portando verso l’atteso nessun decesso».