Coronavirus Umbria, le varianti preoccupano, "Presenti nei focolai in ospedale"

L'innalzamento dei contagi in diverse zone della regione

L'ospedale di Perugia

L'ospedale di Perugia

Perugia, 5 febbraio 2021 - L'Umbria resta arancione e non scivola in zona rossa perché la situazione del forte contagio di Perugia e quella più tranquilla di Terni si bilanciano. Lo dice il presidente della Regione Donatella Tesei in una conferenza stampa in cui fa il punto della situazione sul contagio. Che annuncia mini zone rosse localizzate.

In Umbria, dice poi Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, "abbiamo una situazione più complessa nella provincia di Perugia in quanto sembra che ci siano due varianti, quella inglese e la variante brasiliana. Noi abbiamo identificato la presenza di queste varianti e abbiamo immediatamente chiamato la regione Umbria e identificato il cluster ospedaliero in diversi reparti dell'ospedale di Perugia". La nuova mappa dell'Italia: Sardegna in giallo

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Come funzionano le mini zone rosse

Le zone rosse in Umbria per contrastare la diffusione delle varianti covid, inglese e brasiliana, "saranno adottate con ordinanza regionale, a partire da lunedì e per 15 giorni", dice Tesei. La nuova ordinanza si aggiungerà a quelle comunali gia' adottate dagli oltre 20 comuni più colpiti, che su indicazione delle Usl avevano già sospeso le lezioni in presenza nelle scuole, dalle elementari alle superiori. "Valuteremo in modo adeguato quali saranno i comuni interessati - ha precisato Tesei - anche in provincia di Perugia ci sono aree non interessate dal fenomeno. Condivideremo le misure con i sindaci".

Varianti inglese e brasiliana, ecco quanti sono i casi

In Umbria sono stati individuati 18 casi di variante inglese del virus Sars-Cov-2, 12 di quella brasiliana, mentre sugli altri campioni «ci sono state alcune difficoltà di lettura e verranno quindi ripetuti». Lo ha detto il direttore della Sanità della Regione Umbria Claudio Dario nel corso di una conferenza stampa per fare il punto sulla pandemia in Umbria. Complessivamente sono stati 42 i campioni inviati all'Istituto superiore di Sanità. Dario ha spiegato che le varianti si distribuiscono prevalentemente in ambito ospedaliero, quella brasiliana, mentre quella inglese si riscontra soprattutto sul territorio. «Soprattutto - ha detto - nell'area tra Bastia Umbra, il perugino e il Trasimeno».

Per l'Umbria scatteranno mini zone rosse

I provvedimenti che l' Umbria prenderà per contenere la diffusione del Covid in alcune zone della provincia di Perugia, dove sono state individuate anche la variante inglese e sudafricana, «saranno puntuali e interesseranno le aree maggiormente colpite, non saranno regionali». Lo ha annunciato la presidente umbra Donatella Tesei. «Saranno quelle previste per le zone rosse», ha aggiunto. La Regione sta valutando le misure con l'Istituto superiore della sanità e con il Ministero della Salute. «Non bisogna pensare a un lockdown» ha annunciato Tesei. «Speriamo in tempi più contenuti possibili per superare l'emergenza».

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Sono 443 i nuovi contagi in Umbria nella giornata di venerdì 5 febbraio. C'è dunque un innalzamento dei contagi giornalieri.

Analisi dettagliate sulla fetta di popolazione colpita

"L'Umbria - dice Rezza - è sotto attenzione e stiamo chiedendo informazioni dettagliate sulle caratteristiche della popolazione colpita. Sono stati inviati 40 campioni all'Iss e la variante brasiliana è stata identificata quasi esclusivamente nei cluster ospedalieri e solo un caso fuori da questo. Gli altri casi era legarti alla variante inglese", ha evidenziato.

La variante inglese

"Voglio ringraziare le regioni Abruzzo e Umbria che hanno permesso di identificare nel nostro Paese due varianti. La prima identificata è la 'Voc' che è sostanzialmente la variante inglese, caratterizzata da una maggiore trasmissibilità. In provincia di Chieti sono stati fatti molti screening con tamponi ripetuti sulla popolazione e nei Comuni dove è stata identifica la variante. Chieti è molto vicina all'area metropolitana di Pescara e si sta facendo una implementazione delle zone rosse in alcuni dei Comuni colpiti", ha sottolineato.

Umbria, rischio alto, Rt sopra 1

L'Umbria, insieme alla Provincia Autonoma di Bolzano, ha attualmente un rischio alto. L'Rt, l'indice di contagio, è sopra 1.