Coronavirus. Umbria, crollano gli spostamenti verso negozi e parchi

Google certifica che negli ultimi giorni il calo sfiora il 90 per cento

Coronavirus, lo zero di Pisa e provincia

Coronavirus, lo zero di Pisa e provincia

Perugia, 3 aprile 2020 - Google illustra come sono cambiati gli spostamenti dei 131 paesi colpiti da coronavirus, compresa l'Italia. Il colosso del web infatti ha monitorato attentamente ogni regione della Penisola, anche l'Umbria naturalmente, con risultati che sfiorano l'azzeramento dei movimenti verso i negozi, le tabaccherie, i parchi e persino le farmacie. "Sono dati aggregati e anonimi per mostrare quanto sono affollati determinati luoghi" ed evidenziare "cosa è cambiato a seguito delle limitazioni", e "sono sviluppati nel rispetto della privacy", spiega in un post ufficiale proprio Google. La linea di base per il confronto con questi ultimi giorni è il valore mediano (per il giorno della settimana corrispondente) del periodo settimanale dal 3 gennaio al 6 febbraio. In Umbria gli spostamenti della gente verso i negozi di vendita al dettaglio (esclusi quelli di generi alimentari naturalmente) registrano un meno 95%. E nonostante continuino a funzionare, si registrato un decremento imponente di movimenti verso le tabaccherie e verso le farmacie, con una percentuale che è pari a un meno 89 per cento in questi ultimi giorni.

Meno picchi invece (in alto e in basso) per i parchi: proprio dal 9 marzo in Umbria si è registrata una forte diminuzione della frequentazione delle aree verdi. Se fino a quella data i numeri erano in linea con il periodo base di riferimento, poi c'è stato un crollo fino all'86%. Stesso andamento nelle stazioni ferroviarie, che registrano ormai da venti giorni una diminuzione di viaggiatori dell'81 per cento. Ancor più contenuta la discesa nei posti di lavoro: nella settimana dall'8 al 15 marzo il balzo all'ingiù è stato del 60 per cento e da lì si è stabilizzato fino a due giorni fa. Quanto invece alla residenze e cioè alle abitazioni, gli incrementi sono chiaramente aumentati in modo costante, fino a raggiungere un 25% in più.