Coronavirus Umbria, altri 5 morti: fra loro l’imprenditore Bracchini

Tifernate, aveva 67 anni. Uccise dal virus anche altre quattro persone ultraottantenni. Il numero delle vittime umbre sale a 29

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Perugia, 29 marzo 2020 - La giornata più drammatica dall’inizio della crisi epidemiologica. A un mese esatto dalla diagnosi del primo malato umbro di Covid 19, ieri sono morte ben cinque persone: un numero così elevato in un solo giorno non si era mai verificato. Secondo i dati messi a disposizione dalla Regione le vittime sono così salite a 29, con il comune più colpito che è Città di Castello con sei persone decedute, Orvieto ne ha registrate cinque e Perugia quattro. Tre dei pazienti deceduti ieri erano ricoverati proprio all’ospedale di Città di Castello: un uomo di 80 anni di Costacciaro (ricoverato il 23 marzo), una donna di 89 e un uomo di 67 anni entrambi di Città di Castello (che erano in reparto dal 21 marzo). Il sessantasettenne vittima del virus è l’omprednitore tifernate Gabrio Bracchini, personaggio molto conosciuto in tutto l’Altotevere e non solo; è stato fondatore con i fratelli Giuliano e Marcello della Ninò-La Serigrafica, una delle aziende più importanti a livello italiano per le personalizzazioni di ogni materiale e della stampa di capi di abbigliamento; da oltre 10 anni questa professionalià e capacità industriale è stata poi trasferita da Bracchini in Leografic, l’azienda creata insieme al figlio Leonardo. Gabrio aveva una grande umanità e capacità di supportare chi gli chiedeva un aiuto, importante e sostanziosa la sua vicinanza al mondo sportivo in primis a quello pallavolistico. Lascia la moglie Graziella, il figlio Leonardo la nuora Silvia e due adorare nipotine.

All’ospedale di Spoleto è morta poi una donna di 91 anni ricoverata da una settimana e infine ieri alle 16 l’Azienda ospedaliera di Perugia ha comunicato il decesso di una 81enne che era residente a Castiglione del Lago. I numeri purtroppo si accavallano, e al di là dell’ora dei decessi, il bilancio parla di una vittima al giorno in Umbria provocata con il terribile coronavirus. Dai dati aggiornati alle 8 di ieri inoltre, emerge che sono 969 le persone che risultano positive al super-virus partito dalla Cina, con una crescita di 85 pazienti in più rispetto a venerdì e una media degli incrementi che da 72 ore si è stabilizzata tra gli 80 e i 90 positivi. A confortare c’è però il fatto che sono stati ben 900 ieri i tamponi effettuati, duecento in più rispetto alle precedenti 24 ore. Insomma molti più test e numero dei positivi che resta stabile: potrebbe voler dire che la tendenza ha iniziato a scendere. I guariti sono intanto saliti 12, di cui 7 residenti nella provincia di Perugia, 5 in quella di Terni. Risultano invece 39 clinicamente guariti, quelli cioè che non hanno più sintomi ma che non hanno ancora tamponi negativi. Tra i 969 pazienti positivi, 27 sono di fuori regione, 729 sono residenti nella provincia di Perugia e 213 in quella di Terni. Sale anche il numero dei ricoverati: sono 203 (8 in più di ieri), 147 perugini e 46 ternani, con 10 provenienti da fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 76, 52 in quello di Terni, 30 a Città di Castello, 35 a Pantalla, 6 a Orvieto, 4 a Foligno. Due in meno sono invece quelli in terapia intensiva (44 in totale): ciò è probabilmente anche frutto dei decessi, ma di sicuro non ci sono stati nuovi ricoveri in Rianimazione nelle scorse 24 ore. Un centinaio in più infine le persone in osservazione che salgono a 3.083. Sempre a ieri risultano 2.840 soggetti usciti dall’isolamento, duecento in più rispetto rispetto a venerdì. Michele Nucci