Umbria, focolaio in un paese: chiuso per 15 giorni

La Regione vieta di entrare ed uscire dal borgo. Accesso solo a militari e servizi essenziali

La governatrice Tesei e il prefetto Sgaraglia

La governatrice Tesei e il prefetto Sgaraglia

Perugia, 27 marzo 2020 - Anche l'Umbria ha purtroppo ha il suo focolaio da coronavirus. E' Pozzo, paese di 200 anime nel comune di Gualdo Cattaneo, che la Regione ha dichiarato zona rossa per due settimane.

"In considerazione di alcune criticità segnalate dalla Asl 2 nella piccola frazione - fa sapere Palazzo Donini -  la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei ha predisposto una specifica ordinanza allo scopo di tutelare al meglio la salute pubblica. Tale ordinanza, fermo restando le misure statali, regionali e comunali di contenimento del rischio di diffusione del virus già vigenti, prevede, tra l’altro, che il sindaco verifichi lo stato di emissione di Ordinanze contumaciali per tutte le persone risultate positive al tampone per Covid-19, nonché la situazione aggiornata degli isolamenti fiduciari per tutti i contatti certi; il divieto di allontanamento dal territorio della frazione di Pozzo di tutte le persone presenti in loco per un periodo di quattordici giorni; divieto di accesso nella frazione, salvo che per assicurare attività e servizi essenziali e fatta eccezione per il rientro al domicilio o alla residenza di coloro che fossero, per i motivi consentiti, fuori dalla frazione.

Inoltre è prevista la sospensione, se presenti, delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali di pubblica utilità; soppressione di tutte le fermate dei mezzi pubblici; sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti o domiciliati, anche di fatto, ad esclusione di quelle necessarie a garantire il sostentamento, l'allevamento degli animali, le attività non differibili; sospensione, se presenti, di tutte le attività produttive e commerciali ad esclusione dei negozi di generi alimentari e di prima necessità e dei presidi sociosanitari esistenti: casa della salute, casa di riposo, e case residenze per anziani non autosufficienti; sanificazione delle aree comuni da parte del Comune. Il passaggio in ingresso e in uscita dalla frazione è comunque consentito al personale militare, alla protezione civile, alle forze di polizia, ai vigili del fuoco, al personale medico e sanitario, ai farmacisti e ai veterinari. Saranno comunque garantiti il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed il servizio di consegna a domicilio alle persone in isolamento contumaciale e fiduciario di farmaci e generi alimentari, se necessario.