Coronavirus Umbria, 14 nuovi positivi. E si pensa a un "vaccine day" per gli over 80

L'appuntamento potrebbe essere per il 25 aprile. Intanto calano i contagiati

Vaccino anti-Covid

Vaccino anti-Covid

Perugia, 19 aprile 2021 - Sono stati 14 i nuovi positivi al Covid registrati in Umbria nell'ultimo giorno, secondo quanto riportato sul sito della Regione. I guariti accertati sono stati invece 138 e due i morti. Gli attualmente positivi sono ora 3.296, 126 meno di domenica.

Sono stati analizzati 605 tamponi e 840 test antigenici. Il tasso di positività è dello 0,96 per cento sul totale (3,78 lo stesso giorno della scorsa settimana) e del 2,3 sui soli molecolari (era 9,4). In rialzo dopo giorni di calo i ricoverati in ospedale, ora 263, otto in più di domenica, 36 dei quali, due in più nelle terapie intensive.

Intanto, se nei prossimi giorni saranno garantiti all'Umbria i vaccini richiesti, accanto alla somministrazione già programmata per le diverse categorie, potrebbe essere organizzato per il prossimo 25 aprile una sorta di «vaccine day» dedicato agli ultraottantenni, in modo tale da anticipare le vaccinazioni programmate per maggio e giugno e poter così completare questa categoria. È quanto emerso nel corso dell'odierna riunione del Centro operativo regionale, presieduta dal direttore regionale Stefano Nodessi Proietti.

All'Umbria occorrono però «nell'immediato» almeno altre 8 mila dosi di vaccino, oltre alle 50 mila aggiuntive che erano state richieste formalmente, ormai da alcune settimane, dalla presidente della Regione, Donatella Tesei. L'incontro è stato introdotto da una comunicazione del commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, Claudio D'Angelo, che ha motivato la questione della ulteriore richiesta di 8 mila dosi di vaccini Pfizer - riferisce la Regione - sulla base «non soltanto dell'originale deficit di dosi inviate all'Umbria, ma anche a seguito dell'andamento epidemiologico del virus nella regione: uno scenario caratterizzato da una importante presenza di varianti del virus e da una rilevante rappresentatività di soggetti anziani a rischio».

Il commissario D'Angelo ha riferito che dei 50 mila vaccini richiesti e per i quali la Regione aveva avuto assicurazioni, ne sono stati consegnati ad oggi soltanto 3.500, e nel frattempo si è dovuto anche sopperire alle disdette di vaccini Astrazeneca con vaccini Pfizer. Nel corso dei lavori del Cor è stato anche riferito che prosegue nella regione l'interlocuzione con le organizzazioni di categoria di imprese e lavoratori per la messa a punto della strategia di vaccinazione nei luoghi di lavoro. Infine il Cor ha reso noto che si sta perfezionando un accordo con l'Esercito italiano per l'effettuazione a domicilio, con team vaccinali dello stesso Esercito, della vaccinazione di un residuo numero di ultraottantenni fragili nell'area della Valnerina, mentre sempre a cura dell'Esercito, a breve, sarà svolta la consegna dei vaccini a disposizione dei medici di medicina generale per le somministrazioni ambulatoriali.