Coppia scappa all’estero per sfuggire all’arresto

Moglie e marito, accusati di essere pusher, si erano rifugiati in Albania. Fuga finita: lui è già in carcere a Perugia, lei ai domiciliari nella casa tifernate

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Moglie e marito, gravati dall’accusa di essere pusher, per sfuggire all’arresto avevano deciso di rifugiarsi in Albania, ma la fuga per entrambi è terminata in questi giorni tra l’Umbria e le Marche.

Lui ora si trova in carcere a Perugia Capanne, lei ai domiciliari nella sua abitazione. L’ultima a finire agli arresti è stata la ragazza, 25 anni di Umbertide, fermata giovedì 4 agosto appena scesa dal porto di Ancona dove ad attenderla c’erano gli agenti del commissariato di polizia di Città di Castello coi colleghi della Mobile marchigiana.

La donna era indagata insieme al marito di 26 anni (originario dell’Albania) e ad altre tre persone per traffico di stupefacenti. Il compagno era stato arrestato qualche giorno prima.

Nei suoi confronti gravava un mandato d’arresto europeo in seguito al quale il 26enne era stato estradato a fine luglio, atto che aveva poi consentito al Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, l’arresto. Gli agenti del commissariato tifernate lo hanno poi accompagnato nel carcere di Perugia Capanne.

La ragazza era ancora latitante, ma grazie alle informazioni acquisite dagli investigatori, la 25enne è stata rintracciata nella mattina di giovedì 4 agosto al porto di Ancona, dove è arrivata a bordo di una nave proveniente dall’Albania. Gli operatori del commissariato, in collaborazione con il personale della Squadra Mobile della Questura di Ancona, dopo aver individuato la donna e aver proceduto agli adempimenti burocratici di rito, l’hanno accompagnata nella sua residenza a Umbertide per l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Nei confronti della ragazza, la polizia ha anche avviato la procedura finalizzata all’applicazione d’urgenza del braccialetto elettronico.

In questi giorni d’estate gli agenti sono inoltre impegnati nei vari territori dell’Altotevere nel corso della campagna di prevenzione "Vacanze sicure" che ha già coinvolto la zona sud del comune di Città di Castello e Umbertide con incontri tra polizia e cittadini attorno al tema della sicurezza.