Beppe Convertini. "Umbria, capitale d’arte e natura"

Il conduttore di Linea Verde anticipa temi e luoghi del programma in onda domenica (12.20) su raiuno

Beppe Convertini

Beppe Convertini

Perugia, 15 novembre 2019 -  «Adoro l’Umbria: Assisi, Todi, Gubbio, Perugia, Orvieto, il Trasimeno e l’Altotevere. Tornare qui è sempre un piacere». Beppe Convertini (modello, attore e personaggio impegnato nel sociale) anticipa un po’ la puntata di “Linea Verde” che conduce insieme a Ingrid Muccitelli (con la partecipazione del cuoco Peppone), che andrà in onda domenica mattina su raiuno. «Ci vedrete in alcuni dei luoghi più suggestivi come il Carapace, la cantina d’arte realizzata dal grande Arnaldo Pomodoro, ma anche in una fabbrica di ceramiche a Deruta o in una bottega artigiana per il vetro a Piegaro. Per non dire dell’unico allevamento di bisonti esistente in Italia a Panicale».  

Insomma Convertini, il futuro ha un cuore antico? «E verde in questo caso» dice il conduttore Rai reduce dal successo de La Vita in diretta Estate e che con Linea Verde sta ottenendo eccezionali dati di gradimento (3 milioni di spettatori di media a puntata). «La vera innovazione – aggiunge – non consiste nel rinnegare le pratiche dei nostri antenati ma nel valorizzarle e interpretarle creativamente. Per questo in Umbria ci siamo messi alla ricerca di antiche tradizioni che sono ancora oggi risorse economiche. Ci sono aziende che hanno scelto protocolli ecologici e giovani imprenditori che cercano nuove strade per valorizzare il proprio territorio. Mi è piaciuto ad esempio assistere alla raccolta delle olive e alla lavorazione in frantoio per l’olio extravergine spremuto a freddo, uno dei più buoni d’Italia. Un vero tesoro dell’Umbria».  

Detto da un pugliese è senza dubbio vero. «Ci sono diverse cose che accomunano la mia terra di origine all’Umbria, la tradizione della ceramica ad esempio, la viticoltura e l’olivicoltura ma ache la presenza di splendidi borghi d’arte, la spiritualità di luoghi unici e una natura straordinaria».  

Come è stato usare le mani per creare vasi in ceramica? «Ho realizzato un sogno. Fin da piccolo nella mia città, Martina Franca, guardavo affascinato chi li faceva. E in questo laboratorio di Deruta, seguendo i consigli di un maestro artigiano ho finalmente creato la mia opera. è stato come essere dentro un film».  

Donatella Miliani