Concorsopoli, è l’ora del giudizio per 43

Udienza al ’Capitini’: dopo le repliche della procura il giudice si ritirerà in camera di consiglio. Giovedì al via la consulenza sugli appalti

di Erika Pontini

Due abbreviati (Diamante Pacchiarini e Fabio Madonnini), quattro patteggiamenti tra 8 mesi e 1 anni e 3 mesi (Gabriella Carnio, Roberto Ambrogi, Maurizio Dottorini e Andrea Sborzacchi), una richiesta di proscioglimento (Serena Zenzeri) e una posizione stralciata (Giampietro Ricci) e poi 37 richieste di rinvio a giudizio per manager, imprenditori, alcuni candidati e medici che facevano parte delle commissioni di esame. E poi i politici Catiuscia Marini, Gianpietro Bocci e Luca Barberini ritenuti i mandanti della presunta ’cricca’ che avrebbero dettato ordini ai direttori Emilio Duca, Maurizio Valorosi e Diamante Pacchiarini per far passare i raccomandati. Come ripeteva Duca intercettato: "Il concorso verrà gestito dal sistema nel suo insieme e verrà tutelato chi è dentro al sistema".

E’ il giorno più atteso sul fronte di Concorsopoli. Il giudice per l’udienza preliminare Angela Avila dovrà decidere innanzitutto se sussistono gli elementi per un maxi-processo ai concorsi della sanità umbra con il ’cappello’ ingombrante dell’associazione per delinquere contestata a 9 (compreso Pacchiarini).

Stamattina i pm Paolo Abbritti e Mario Formisano replicheranno sugli abbreviati: Pacchiarini per cui hanno chiesto tre anni di reclusione e il manager Fabio Madonnini accusato di aver passato le informazioni sull’esistenza dell’indagine da Bocci ai direttori (per lui è stato chiesto un anno di reclusione).

La maggior parte delle imputazioni agli altri imputati sono per rivelazione di segreti d’ufficio, in relazione al passaggio delle prove d’esame, il falso e l’abuso d’ufficio. Lo stesso gup aveva però dichiarato inutilizzabili le intercettazioni telefoniche in relazione alle ipotesi di abuso d’ufficio. In tutto sono 8 i concorsi finiti nel mirino della procura: primario anestesia, 8 posti da anestesista, infermieri, collaboratore contabile cat D, coadiuvatore amministrativo cat C assistente tecnico contabile cat C e assistente amministrativo categoria C.

Tra gli imputati l’ex commissario straordinario Andrea Casciari e i medici Antonio Tullio, Massimo Lenti, Mauro Faleburle Simonetta Tesoro, Fabio Gori. L’ex direttore Walter Orlandi ma anche il finanziere Domenico Riocci e l’ex generale dell’Arma Pasquale Coreno.

Parallelamente proseguono i processi a Bocci (se sarà rinviato a giudizio per l’associazione potrebbe esserci una riunione delle due tranche) e al duo Valorosi- Duca. Per i due ex direttori l’appuntamento è domani davanti al gup Lidia Brutti che deve decidere sull’abbreviato per l’ex direttore generale del Santa Maria della Misericordia e per il patteggiamento a due anni di reclusione per Valorosi.

Parti civili: azienda ospedaliera di Perugia, Usl Umbria, Unione nazionale consumatori, Cittadinanza attiva e Regione.

Intanto giovedì la procura affiderà l’incarico ai consulenti tecnici per analizzare telefoni, file e computer sequestrati nell’ultimo bliz sugli ’Appalti malati’. Ovvero l’incipit dell’indagine avviata a fine 2017 e iscritta all’epoca proprio per turbativa d’asta che solo nei giorni scorsi ha portato alle perquisizioni all’Asl 1 e alla Servizi Associati, la cooperativa che ha in appalto in proroga i servizi di pulizia anche all’ospedale di Perugia. Dieci i nominativi degli indagati per corruzione e turbativa d’asta. Secondo la ricostruzione accusatoria, in particolare, due dirigenti della sanità pubblica (Zenzeri e Patrizia Valentinucci) avrebbero aiutato la Cooperativa, sia per ottenere le proroghe che per la formazione del capitolano in cambio dell’assunzione dei rispettivi figli. Una vicenda, quest’ultima, ancora in indagini preliminari.