Concorsopoli, il processo Il giorno di Valorosi

L’ex direttore amministrativo dell’ospedale è stato chiamato a testimoniare. Ha confermato la versione fornita ai pm che hanno ’accolto’ il patteggiamento

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di Luca Fiorucci

Nel processo sui presunti concorsi truccati in sanità, è stata la giornata di Maurizio Valorosi, all’epoca dei fatti direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia. Valorosi, che è imputato nel procedimento principale, è stato chiamato a testimoniare in relazione a ipotesi di reato per le quali ha definito la sua posizione in sede di udienza preliminare. L’allora direttore amministrativo era accusato di rivelazione e di falso, aveva patteggiato una condanna a due anni, pena sospesa.

Le ipotesi di reato erano relative ad alcuni concorsi per assunzioni - per infermieri e per anestesisti - e alle prove di idoneità per le categorie protette. Prove che, secondo l’accusa, si sarebbero svolte seguendo uno schema ben preciso e stabilito a monte, con esiti aggiustati e vincitori decisi a tavolino sulla scorta delle indicazioni e delle pressioni, più o meno forti, ricevute da più parti.

Come negli interrogatori, Valorosi ha ripercorso i fatti contestati confermando la versione che aveva portato i pubblici ministeri Mario Formisano e Paolo Abbritti a rilevare quella "ampia collaborazione" resa dall’imputato, assistito dall’avvocato Francesco Crisi, che aveva portato al patteggiamento. Nel processo che era scaturito dalla richiesta di giudizio immediato da parte della Procura della Repubblica, era stato condannato anche il direttore generale dell’Azienda ospedaliera del tempo, Emilio Duca: tre anni di reclusione per le ipotesi di rivelazione di segreto d’ufficio e peculato.

Una testimonianza, quella di ieri, che ha riguardato solo parte dei concorsi finiti nel mirino della procura in un’indagine che aveva portato alle dimissioni l’allora presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, anche lei imputata con il direttore generale Duca, l’allora assessore alla sanità, Luca Barberini, anche lui dimessosi, il già sottosegretario all’Interno e segretario regionale del Pd, Gianpiero Bocci. Una trentina le persone finite a processo complessivamente. Il procedimento riprenderà il 16 e il 17 gennaio, ripartendo da dove l’udienza di ieri è stata sospesa, con la seconda parte dell’esame di Valorosi.

In calendario, nelle prime udienze del prossimo anno, anche l’audizione di diversi imputati che hanno fatto richiesta di essere sentiti. Poi toccherà ai testimoni delle difese.