Concorso “sospetto“, indaga la Procura

San Venanzo, bufera sulle procedure di assunzione di un impiegato in Comune. Primo allo scritto è risultato il nipote del vicesindaco

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Aperto un fascicolo in Procura sul controverso concorso pubblico in fase di svolgimento al Comune di San Venanzo per l’assunzione di un istruttore amministrativo. Un esposto, presentato dai legali di alcune delle undici persone che hanno preso parte alla selezione pubblica, ha richiamato l’attenzione della magistratura ternana sul concorso che sta facendo molto discutere nel paese. La Procura di Terni avrebbe in realtà acceso un faro sulla procedura pubblica già alcuni giorni prima del deposito dell’esposto in conseguenza di alcune segnalazioni che sarebbero giunte dai partecipanti ad una chat su whattsapp che viene seguita a livello nazionale da molte persone impegnate nei concorsi in varie regioni d’Italia.

Proprio sulla chat sarebbero emersi gli elementi apparentemente anomali relativi alla procedura seguita a San Venanzo, sia per quanto riguarda le domande nella parte scritta, una sola domanda al posto di un numero maggiore come avviene di solito, sia soprattutto per il fatto che il responsabile dell’ufficio amministrativo per lo svolgimento del concorso stesso è il vicesindaco del paese Stefano Posti, zio di primo grado di uno dei partecipanti, cioè colui che si è classificato al primo posto nella prova scritta mentre quella orale deve ancora essere svolta. Secondo alcune indiscrezioni, il lavoro preliminare della magistratura si sarebbe indirizzato anche a verificare l’esistenza di altri legami di parentela tra persone assunte in Comune e dirigenti dello stesso ente. I legali dei partecipanti al concorso avrebbero anche evidenziato la norma che fissa precisi limiti di parentela tra i responsabili dei procedimenti nei concorsi e chi vi partecipa che non può essere inferiore al quarto grado. Una situazione senz’altro imbarazzante per la piccola San Venanzo, paese da 2200 anime, con la storia del concorso che è ormai diventato l’argomento principale di ogni conversazione ed è sulla bocca di tutt,i mentre l’opposizione di centrodestra ha già presentato un’interrogazione con la quale si chiede all’amministrazione di fare chiarezza sulle procedure seguite. Da parte del sindaco Marsilio Marinelli non è arrivata ancora nessuna presa di posizione mentre non si esclude una imminente acquisizione di documentazione negli uffici comunali da parte degli inquirenti. Nel frattempo il capogruppo di maggioranza in Consiglio comunale, Nicola Rosetti, estraneo alla vicenda, ha rassegnato le dimissioni dal proprio incarico, non specificando tuttavia se la decisione sia stata assunta in relazione a questo spinoso episodio.

Cla.Lat.