Concordia, Schettino presto ’libero’ "Sono felice per lui e la famiglia"

Lo chef ternano Umberto Trotti era sulla nave in viaggio di nozze "Non credo sia l’unico colpevole. Il suo debito lo ha già pagato"

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"Sono contento che possa lasciare il carcere, per lui e per la sua famiglia. Credo che abbia pagato abbastanza: secondo me sono in tanti ad avere colpe in quel disastro, ma lui è risultato l’unico colpevole". Umberto Trotti era sulla Costa Concordia, in viaggio di nozze con la moglie Fjorda e i due figli (il più piccolo aveva solo sei mesi). E la notizia che l’ex comandante Francesco Schettino, che sta scontando a Rebibbia i 16 anni a cui è stato condannato, possa presto avere un nuova vita fuori dal carcere "mi ha provocato un’emozione forte – sottolinea lo chef ternano –. Ha una famiglia anche lui. Sicuramente ha sbagliato e, infatti, sta pagando il suo debito con la giustizia, ma posso dire io per primo che in quei momenti il panico non ti fa ragionare. Io stesso, pur avendo con me moglie e due figlioletti, non sono statoi in grado di reagire e mettere in salvo la mia famiglia da solo: mi ha aiutato un cuoco, che non smetterò mai di ringraziare. Detto questo, resta il dolore dei parenti delle vittime – rimarca Trotti –, cui non smetterò mai di rivolgere i miei pensieri di vicinanza e affetto". Lo chef ternano in occasione dei dieci anni dalla tragedia aveva detto di aver perdonato Schettino e di volerlo invitare a pranzo nel suo ristorante: "Sì, lo confermo. Vorrei aver modo di parlare con lui, da soli. Vorrei sentire l suo racconto di quella notte. Avrò piacere di ospitare lui e la sua famiglia, se vorrà".

AnnA