Commercianti al falò (simbolico) delle bollette

Iniziativa della categoria in tutta l’Umbria. Amoni: "Situazione insostenibile, si rischia di generare una spirale di disoccupazione"

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di Aessandro Orfei

"Una giungla insostenibile che rischia di generare una spirale di disoccupazione tremenda". Il presidente di Confcommercio Foligno, Aldo Amoni, annuncia la mobilitazione contro il caro energia e in favore di un intervento pubblico per tutelare le aziende. Così chiama all’appello imprenditori e professionisti, ma anche privati cittadini. L’appuntamento per scendere in piazza (della Repubblica a Foligno) lunedì prossimo alle 11, con le bollette in mano e chiedere a gran voce un aiuto. L’iniziativa è regionale, voluta dalla Confcommercio, e sarà replicata in dodici città dell’Umbria.

Qualche bolletta, simbolicamente, sarà anche bruciata. "Vogliamo dire ufficialmente basta a questo continuo aumento dei costi dell’energia – spiega il presidente di Confcommercio – un fenomeno che non possiamo permetterci più e che sta determinando la chiusura di troppe aziende. Se un’impresa chiude l’economia arretra, i lavoratori perdono il lavoro e aumenta la povertà".

Ormai sono davvero tanti i cittadini o le imprese in difficoltà per un aumento stellare della bolletta. Una impennata dei prezzi che, quando va bene, si attesta ad un raddoppio.

"Lunedì porterò anche la bolletta di casa mia – continua Amoni – e vedrete che persino quella di un privato cittadino è andata dai 104 euro ai 389. Figurarsi quello che può significare per un’impresa. Sono sempre di più, infatti, gli artigiani che aprono la bottega all’alba con l’obiettivo di risparmiare sui costi dell’energia. Ma purtroppo il terziario è anche uno di quei settori che rischia di indebolirsi di più".

Amoni snocciola anche qualche numero: "In tutta Italia parliamo di almeno 30mila aziende del settore a rischio – dice – e di certo non è diverso l’andamento di Foligno con diverse decine in difficoltà".

A parte le aziende energivore, per il settore rappresentato da Amoni, il punto critico è legato soprattutto ad alberghi e ristoranti: "Di sicuro sono le strutture ricettive coloro che ne soffrono maggiormente ma questo è un problema che riguarda tutti e nei confronti del quale non possiamo certo fare finta di niente".

Il presidente di Confcommercio Foligno, uno che ha il polso della situazione ed è in costante contatto con i suoi associati, mette il focus anche sulla questione della speculazione: "C’è chi si è davvero arricchito con questi rincari e non possiamo permetterci, dopo due anni di pandemia, di lasciare sul tappeto altre aziende e realtà produttive che invece fanno grande la nostra Umbria".

Un vero grido d’allarme, quindi, e di richiesta di attenzione. Un problema che, da queste colonne, è stato messo in evidenza nei giorni scorsi. C’è infatti chi, per esempio, come l’Umami Food Lab di Foligno, si è trovato una bolletta che, nel giro di un anno, è schizzata da 5mila a 15milaeuro.

Come lui praticamente tutte le attività della ristorazione e dell’ospitalità. Per questo Amoni vuole chiamarle a raccolta, con l’obiettivo di fare massa critica e di poter mobilitare le istituzioni affinché venga trovata quanto prima una soluzione.