"Chiusi a chiave dai ladri e poi derubati"

Allarme furti a Pila: una famiglia ’sequestrata’ in una stanza della propria casa dai malviventi che poi hanno arraffato di tutto

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L’ultimo episodio è di sabato scorso. Intorno alle 19 una giovane coppia con due bambini va a trovare i genitori che abitano poco distante. Quando tornano a casa un’ora dopo trovano la porta dell’appartamento bloccata dall’interno, fanno il giro sul piazzale e sempre più angosciati notano che manca una delle due auto, una station wagon. Girano ancora sul retro dell’appartamento e si accorgono le una delle finestre è stata forzata. E una volta entrati trovano il solito scempio: casa messa soqquadro, oro e soldi spariti. Accade a Pila, frazione del capoluogo umbro, una di quelle che da settembre non ha più pace per colpa dei ladri. A raccontarlo un’abitante del paese e che testimonia tutta l’angoscia di una comunità ormai al limite della sopportazione. Non a caso un gruppo di residenti ha deciso di "assoldare" le guardie giurate per effettuare controlli nelle diverse zone, sia di notte che di giorno.

"Sono 5-6 mesi che i malviventi arrivano e agiscono in modo sistematico, anche due volte nel giro di 3-4 giorni, spesso di sabato pomeriggio tra le 18 e le 20 - racconta un residente –. Alcune abitazioni sono state “visitate” fino a tre volte nel giro di due mesi".

Come agiscono? E’ presto detto: "Si appostano in orti e giardini per controllare i movimenti delle persone e cogliere il momento più adatto per agire, tagliano reti di recinsione, scassinano porte, si spostano da una casa all’altra finché non trovano il bersaglio più agevole – aggiunge l’abitante di Pila – da colpire. E non hanno timore di nulla: in un altro episodio, accaduto ai primi di marzo, in un’abitazione privata hanno chiuso a chiave le persone che erano al primo piano per andare a rovistare al secondo, sprezzanti della richiesta di aiuto dei malcapitati. Salvo dileguarsi rapidamente all’arrivo delle forze dell’ordine. In un’altra abitazione hanno persino scalato una conduttura fino al secondo piano".

Ce n’è insomma davvero per tutti i gusti. "Il controllo sociale fai da te in questi casi non basta, né vogliamo essere costretti a fare ronde – aggiunge : a fronte di delinquenti che agiscono in modo sistematico, e dunque per certi versi prevedibile – dicono i pilesi – anche le tecniche di indagine devono fare un salto di qualità, altrimenti saremo davvero in balìa dei ladri. Ogni volta che si esce di casa lo facciamo con l’angoscia di non sapere quello che troveremo al ritorno".

Michele Nucci