REDAZIONE UMBRIA

Aereo precipitato, morirono in due Il tribunale assolve tutti gli imputati

Il disastro del 2008 è senza colpevoli. Rabbia dei parenti

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– PERUGIA –

NESSUN colpevole per la sciagura aerea di Costano (nella foto il relitto del velivolo), in cui persero la vita Noemi Moscetta e il suo istruttore di volo, Antonino Sarica, precipitati nel 2008 con un Cessna 117-B. «Il fatto non sussiste», secondo il tribunale collegiale di Perugia, che ha assolto con formula piena Riccardo Marano (legale rappresentante dell’Aviomar), Gerardo Marziello (capo controllo della gestione tecnica Aviomar) e Alberto Lucantoni (funzionario dell’Enac). «Che schifo – mugugna Beatrice, la madre della 23enne – . Proprio non me l’aspettavo».

«L’ORIZZONTE artificiale funzionava perfettamente e abbiamo portato ai giudici le prove che la manutenzione del filtro era stata effettuata», dichiara l’avvocato Katiuscia Malfetta, uno dei difensori. «Il comma uno dell’articolo 530 del Codice di procedura penale significa assoluzione con formula piena e non lascia grossi margini di dubbio – aggiunge soddisfatto l’altro difensore, Manlio Ingarrica – Il fatto non sussiste, cioè non sono stati riscontrati elementi di colpa a carico di nessuno». A cosa è imputabile la sciagura? «E’ stata colpa del maltempo – aggiunge Ingarrica – poiché le condizioni per volare erano proibitive. In quel maledetto 20 gennaio, infatti, almeno trenta aerei non si sono alzati in cielo per quel motivo. Si è trattata di una condotta imprudente del pilota, in quanto le condizioni meteorologiche erano peggiori di quelle comunicate dalla torre di controllo». La sentenza, comunicata dal presidente Gaetano Mautone al termine di una camera di consiglio di quattro ore, soffoca i risvolti civilistici della questione.

Enzo Beretta