“Ceramiche Noi“, dialogo con il Commissario Schmit

La cooperativa umbra protagonista al Forum Europeo sull’occupazione e i diritti sociali. "Un importante traguardo che ci rende davvero orgogliosi"

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Ha chiesto che "venga

mitigato l’impatto della crisi energetica sulle aziende per garantire la competitività delle imprese italiane ed europee", la cooperativa umbra Ceramiche Noi direttamente a Nicolas Schmit, commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali.

Lo ha fatto per voce di

Lorenzo Giornelli durante un confronto diretto, il panel "La dimensione sociale delle transizione verde" che si è svolto nell’ambito del Forum europeo sull’Occupazione e i diritti sociali organizzato a Bruxelles dalla Direzione generale per l’occupazione gli affari sociali e l’inclusione della Commissione europea.

"Essere qui in rappresentanza di cooperative e aziende e ricevere i complimenti direttamente da Schmit significa che forse qualcosa di buono lo stiamo facendo tutti" ha detto Lorenzo Giornelli, direttore commerciale e amministratore della cooperativa di Città di Castello. Secondo quanto riferisce Legacoop, il Commissario europeo in risposta ha espresso gratitudine e complimenti alla cooperazione, sottolineandone la solidità in un momento di crisi e lodandone il modello funzionale, diverso dai soliti canoni.

Ha quindi sottolineato che benché la green economy sia il futuro cui molte imprese, come Ceramiche Noi, stanno già guardando, "da sola non può bastare con aumenti così importanti. Per questo - ha evidenziato ancora Schmit - la Commissione Ue si sta impegnando per risolvere la situazione ed abbassare i prezzi sia per i cittadini che per le imprese".

La storia di Ceramiche Noi, associata a Legacoop, parte nel 2019 quando il vecchio proprietario aveva comunicato la delocalizzazione in Armenia. Messi di fronte alla possibilità di perdere il lavoro, i dipendenti si sono uniti in cooperativa diventando workers buyout, acquistando i macchinari utilizzati dalla vecchia proprietà e affittando il capannone. Si sono anche tatuati sulla pelle il logo aziendale, per sottolineare la consapevolezza della loro scelta, con lo slogan "Tutti per uno un sogno per tutti".

Hanno così riconquistato i vecchi clienti, raddoppiato la forza lavoro, il fatturato, affrontato una pandemia, ora la grande crisi energetica fino ad arrivare al cuore delle istituzioni europee.