Centrodestra, scelti i tre per l’uninominale

Caparvi (Lega) alla Camera 1, Nevi (Forza Italia) Camera 2 e Zaffini (FdI) al Senato. Per Palazzo Madama crescono le chanche di Squarta

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Continuano le grandi manovre in casa centrodestra. Il rebus, manco a dirlo, è quello dei candidati che oggi dovrebbero essere ufficializzati sia in Umbria che nelle altre regioni. Difficile credere si vada oltre, poiché domenica e lunedì vanno depositate le liste in Corte d’Appello e un minimo di burocrazia va sbrigata. E poi Lega, FdI e FI non possono permettersi brutte figure o di tirarla troppo per lunghe. La situazione è comunque in evoluzione e gli scenari mutano di ora in ora.

Al momento nella nostra regione le certezze sembrano riguardare le candidature di coalizione nei tre collegi uninominali, quelli in cui si presentano le coalizioni e in cui vince il candidato più votato. I sondaggi e le proiezioni dicono che non c’è partita e che se li aggiudicherà tutti e tre il centro destra. A ieri sera la ripartizione era sostanzialmente confermata: al candidato della Lega andrà il collegio "Camera 1" ( ci sono le aree del Perugino, parte della fascia appenninica, l’Alto Tevere, l’Assisano e solo parte del Trasimeno con i comuni come Passignano, Tuoro e Magione) e in lista ci sarà a Virginio Caparvi, leader umbro del carroccio e sindaco di Nocera, oltre che parlamentare uscente.. Il collegio "Camera 2" (Castiglione, Paciano, Panicale, Piegaro e Città della Pieve oltre a tutti i Comuni del Folignate, Spoletino, Ternano, Valnerina e Orvietano) dovrebbe spettare a Forza Italia: qui tutte le strade portasno a Raffaele Nevi, legato a filo doppio politicamente ad Antonio Tajani, ma chissà se Silvio Berlusconi farà una delle sue mosse a sorpresa. La parlamentari uscenti sono Fiammetta Modena e Catia Polidori... Infine Franco Zaffini, Fratelli d’Italia, sarà il candidato della coalizione di centrodestra in Senato: a quanto pare però non sarà il primo del listino proporzionale. Qui la scelta potrebbe vedere in campo Marco Squarta (presidente dell’Assemblea legislativa) oppure uno dei personaggi del mondo civile scelti dalla Meloni a livello nazionale e vicino a Fratelli d’Italia.

Restando a FdI, un posto sicuro lo avrà Emanuele Prisco (probabilmente alla Camera), con una donna dopo di lui che davvero ha buone possibilità di essere eletta. La coalizione che si piazza al primo posto infatti, avrà sicuramente 2 seggi su 4 che rischiano di andare entrambi ad appannaggio degli uomini e delle donne di Giorgia Meloni. Se infatti lo scarto tra Fdi e Lega fosse molto ampio (circa il doppio), il Carroccio non elegerebbe nessuno nel proporzionale. Tanto per capire: con Fratelli d’Italia al 26% e la Lega al 12%, di parlamentari Fdi ne porterebbe a casa due, lasciando i cugini leghisti a bocca asciutta.

Infine il capitolo Andrea Fora: sarà candidato di Azione-Iv al Senato. Le chanche di elezione sono ridotte al lumicino, ma Fora potrebbe avere in cambio a un posto di rilievo nel Terzo Polo in Umbria anche in vista delle regionali fissate tra un anno mezzo.