Centrodestra, avanti tutta "Tre seggi sono sicuri"

Secondo le proiezioni del "Cattaneo" i collegi uninominali risultano blindati. Anche quello di Perugia, fin qui contendibile, vedrebbe sconfitto il Pd

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Quindici giorni fa il collegio uninominale di Perugia era contendibile tra centrodestra e centrosinistra. Oggi, secondo le elaborazioni dell’Istituto Cattaneo, anche quello è diventato blindato per il centrodestra. E a questo punto tutti e tre i seggi (due a Montecitorio, Perugia e Terni; uno al Senato, Umbria) andrebbero al centrodestra. Questo a 45 giorni dal voto.

Di sicuro ad aver spostato la lancetta verso il colore blu scuro del centrodestra anche a Perugia è stata la scelta di Calenda di annullare l’intesa con il Partito democratico: a quanto pare infattti l’accoppiata Azione-Italia Viva il consenso lo porterebbe via in gran parte agli ex cugini pidiini e qualche briciola a Forza Italia. E così le residue chanches di conquistare quel seggio – per adesso – vanno a farsi benedire.

Resta ancora da capire come le due principali coalizioni e quella del terzo polo si spartiranno i collegi. La Lega potrebbe avere quello di Terni-Camera e Forza Italia quello del Senato (il più sicuro, con Raffaele Nevi che ha riconquistato posizioni dopo che era maturata una possibile candidatura in Sicilia) proprio per evitare che gli azzurri restino fuori. Così a Marco Squarta (Fdi) toccherebbe Perugia-Camera, anche se Giorgia Meloni potrebbe imputarsi e chiedere comunque quello unico di Palazzo Madama.

Dalle parti del Pd invece la partita sembra ancora da giocare: il segretario umbro Tommaso Bori ha detto chiaro e tondo a Enrico Letta che qui Walter Verini nessuno lo vuole candidare. Anna Ascani sarebbe la prima del listo alla Camera, mentre l’altro posto sicuro a Palazzo Madama l’Umbria ha chiesto venga aasegnato a Sauro Cristofani, segretario Pd di Perugia (Verini permettendo). Bori ha fatto anche i nomi dell’ex sindaco di Narni, Francesco De Rebotti e di quello di Corciano, Cristian Betti. Ma il secondo posto da conquistare alla Camera appare opera ardua, dato che in questo momento è Fratelli d’Italia il primo partito in Umbria e molto dipenderà comunque dal gioco dei resti a livello nazionale.

M.N.