Perugia, l'esibizione del funambolo Loreni: il cavo si incendia ore dopo l'esibizione

Lo show di Andrea Loreni: intervento dei vigili del fuoco

L'esibizione di Loreni

L'esibizione di Loreni

Perugia, 10 dicembre 2018 - E' il cavo luminoso della spettacolare passeggiata nel vuoto del funambolo Andrea Loreni e sabato sera c’è mancato poco non andasse a fuoco. Un principio di incendio – che non ha provocato gravi conseguenze – ha interessato infatti l’illuminazione del cavo.

In particolare la luce sistemata per evidenziare il percorso è andata in corto ed ha iniziato a scintillare. I vigili del fuoco del distaccamento di corso Cavour, subito intervenuti, hanno provveduto a togliere l’alimentazione elettrica da ambo le parti. Il cavo di appena 16 millimetri, che poche ore prima aveva sorretto il funambolo non ha subito alcun danno.

Ma certo se l’incidente si fosse verificato durante l’esibizione avrebbe potuto creare dei problemi alla difficilissima salita. Sabato pomeriggio alle 17, Andrea Loreni, per il secondo anno consecutivo, ha attraversato piazza IV Novembre camminando su un filo. Loreni ha percorso i 70 metri della traversata, partendo da terra, e uscendo quest’anno da un furgone della Gesenu, fino al sottotetto della cattedrale su un cavo inclinato di 30 metri, illuminato a led.

La performance era stata seguita da migliaia di spettatori assiepati in piazza IV Novembre e in corso Vannucci. Dopo l’esibizione l’incontro alla Sala dei Notari. «Il mio ringraziamento – aveva sottolineato Loreni – sia all’Amministrazione comunale, che ha voluto rinnovare la mia presenza a Perugia, sia a Gesenu, non solo perchè ha sposato la mia performance, ma anche perchè ha scelto di prendersi cura della città attraverso l’arte».

Presentate anche le palle di Natale, in numero limitato da collezione, in ceramica di Deruta, autografate dallo stesso Loreni e illustrate con alcune immagini della sua performance del 2017, realizzate da Armando Flores Rodas per Art Bonus. Il ricavato della vendita andrà a finanziare il restauro della porta della biblioteca di San Matteo degli Armeni.