Inchiesta sanità in Umbria: Catiuscia Marini ribadisce in consiglio: "Mi dimetto"

La seduta dell'assemblea: la presidente della Regione ha spiegato i motivi del suo "passo indietro"

Catiuscia Marini

Catiuscia Marini

Perugia, 7 maggio 2019 - La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, Pd, ha ribadito davanti all'Assemblea legislativa le dimissioni presentate il 16 aprile scorso in seguito all'indagine sui presunti concorsi 'pilotatì all'ospedale di Perugia. Lo ha fatto intervenendo in aula per motivare la sua decisione.

Marini ha spiegato che le sue dimissioni sono legate a questioni «politico-istituzionali» e non personali. «Eventi - ha aggiunto - che impongono un confronto nel pieno rispetto delle prerogative dell'Assemblea legislativa». La presidente dimissionaria ha quindi ricordato che la vicenda giudiziaria «ha avuto un impatto rilevante per i suoi contenuti e per l'effetto politico e mediatico avuto». «Il senso di responsabilità e di lealtà - ha proseguito - mi ha indotto a dare le dimissioni che ribadisco. Una posizione di chiarezza politica ed istituzionale».

L'inchiesta sui concorsi vede indagata la stessa Marini. Agli arresti domiciliari sono finiti l'ex assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini, Pd, poi tornato libero, l'ex segretario regionale del Partito democratico Gianpiero Bocci, l'ex direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Perugia, Emilio Duca e quello amministrativo, Maurizio Valorosi.