"Per fronteggiare l’elevato costo del metano e nel tentativo di salvaguardare gli attuali livelli occupazionali in questo momento di difficoltà per tutte le aziende, abbiamo individuato le adeguate contromisure. Una nuova strategia che sta dando confortanti segnali positivi". Cartiere Trevi regisce alla crisi diversificando e adeguando le sue proposte. Franco Graziosi, amministratore delegato di Cartiere Trevi, nell’illustrare il nuovo tipo di produzione, non ignora le criticità, attuali e future, causa l’elevato costo del metano. "Nonostante il delicato momento che, inutile nasconderlo, coinvolge anche Cartiere Trevi – prosegue Graziosi – l’azienda ha chiuso il 2021 (imponenti investimenti fatti nel biennio 21-22 per oltre sette milioni di euro) conseguendo gli obiettivi sia ambientali che economici. A conferma che le contromisure intraprese cominciano a dare risultati incoraggianti. Contromisure legate alla produzione di cartoncino grigio per il settore carte tissue (rotolino della carta igienica), al raddoppio della linea di produzione per i fogli di cartoncino grigio interlalde di cartone. Purtroppo torna il problema del costo del gas naturale. Noi auto-produciamo in casa tutta l’energia che ci serve con il metano. Sia elettrica, sino a 2,8 Mwh, che termica, con 12 tonnellate di vapore per asciugare la carta. Metano che di recente da 85 euro è balzato a 175, per cui abbiamo ipotizzato una bolletta mensile di 1 milione e settecentomila euro. Con questa strategia possiamo contare sulla produzione verso il settore ’Tissue paper’ come la carta igienica e gli asciugoni e le aziende del ’Food & Beverage’ come i fogli di cartone su cui vengono palettizate le bottiglie di acqua minerale che, a causa del caldo sta vivendo una stagione di consumi eccezionali. Questa diversificazione – continua l’ad di Cartiere Trevi – ci garantisce un portafoglio sempre pieno che un’azienda a ciclo continuo come una cartiera deve avere. Noi non possiamo fermarci mai, tranne per che per la giornata di manutenzioni ogni 22 giorni. Siamo diventati oltre 65 addetti e quest’anno puntiamo ad un fatturato superiore ai 30 milioni. Ricicliamo oltre 73.000 tonnellate di carta da macero e produciamo circa 63.000 tonnellate di carta e cartoncini in bobine, fogli e strisce. Nonostante ciò, le difficoltá economiche restano. Notiamo un calo della produzione di rifiuti e di conseguenza una carenza di carta da macero che ha raggiunto oggi il prezzo più alto di sempre, oltre 220 euro a tonnellata. È per questo che, avendo costi per la produzione di energia e materie prime alle stelle, tutta l’industria energivora come la nostra cartiera, ma anche la siderurgia e le fornaci dei laterizi, chiede a gran voce aiuto dal Governo: la proroga dei decreti Gasivori - Energivori sotto forma di credito d’imposta anche per il terzo trimestre 2022". Carlo Luccioni