Caro-prezzi, esposto del Codacons alle Procure di Perugia e Terni

Nel mirino dell'associazione dei consumatori il fenomeno "inflazione occulta", ossia la vendita di meno prodotto allo stesso costo precedente

Esposto del Codacons sul caro-prezzi

Esposto del Codacons sul caro-prezzi

Perugia, 19 aprile 2022 - Esposto del Codacons alle Procure di Perugia e Terni, nonché all'Antitrust, sul fenomeno “shrinkflation”, ossia la riduzione delle quantità dei prodotti confezionati venduti al pubblico mantenendo invariati i prezzi. L'associazione dei consumatori chiede “di aprire indagini sul territorio regionale volte a verificare se la prassi avviata dai produttori e tesa a ridurre le quantità dei prodotti venduti ai consumatori senza ridurre il prezzo delle confezioni, possa costituire fattispecie penalmente rilevanti, dalla truffa alla pratica commerciale scorretta”.

“In sostanza il cartellino del prezzo resta esattamente lo stesso (in alcuni casi aumenta seppur di poco) – spiega il Codacons - mentre la confezione del prodotto, sia esso un flacone di detersivo, una bottiglia di vino o una scatola di fazzoletti, un pacco di biscotti e quant'altro, è leggermente più piccola o contiene qualche unità di prodotto in meno. Un trucchetto che consente enormi guadagni alle aziende produttrici ma di fatto svuota i carrelli e le tasche dei consumatori, realizzando una sorta di 'inflazione occulta'. Tutto ciò avviene sotto lo sguardo inconsapevole del consumatore, il quale difficilmente si chiede che dimensioni aveva la confezione di quello specifico prodotto uno o due anni fa. Il raggiro sarebbe così servito senza che nessuno se ne accorga. I consumatori, infatti, tendono ad essere sempre sensibili al prezzo, ma potrebbero non notare piccoli cambiamenti nella confezione o non fare caso alle indicazioni sul peso del prodotto”.