Caro-energia, aziende con le spalle al muro

L’impennata dei costi induce le ’’Cartiere di Trevi’’ allo stop temporaneo ma la situazione è preoccupante in tutto il territorio

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"Non c’è giorno – sono parole del sindaco di Trevi, Bernardino Sperandio – che non mi chiami qualche titolare di azienda del territorio per parlarmi delle enormi difficoltà che hanno a tirare avanti le loro imprese. La recente decisione delle Cartiere di Trevi di sospendere temporaneamente l’attività per gli esorbitanti costi energetici ci porta ad esprimere all’azienda la piena solidarietà dell’amministrazione comunale.

Da parte nostra c’è piena disponibilità ad ascoltare tutti ma di fronte a questa situazione, purtroppo, il Comune poco o niente può fare nel tentativo di cambiare qualcosa per fronteggiare una crisi economica nazionale, europea e mondiale". Il caro-bollette dell’elettricità, in particolare quelle relative alla fornitura del metano, hanno fermato dunque anche le Cartiere Trevi. Da lunedì scorso l’azienda, unica umbra del settore, punto di riferimento nella produzione della carta di qualità nel rispetto del territorio, ha deciso di sospendere, per ora, la produzione. "Una decisione momentanea – spiega Franco Graziosi, l’amministratore delegato di Cartiere Trevi – coincisa in parte con la necessità di effettuare i lavori di manutenzione degli impianti programmati da tempo, ma dettata anche e soprattutto dai costi, più che raddoppiati delle tariffe del metano. La riapertura è prevista per i primi giorni della prossima settimana ma la situazione generale si presenta tutt’altro che confortante. C’è chi vuol far credere che i costi siano aumentati del 20 per cento ma così. Nel nostro caso i costi negli ultimi mesi non sono raddoppiati ma addirittura triplicati e forse di più, partendo dai 400mila euro di dicembre. Costi che, per una azienda come Cartiere Trevi che ha un consumo di metano superiore a tutte le altre aziende umbre – aggiunge Graziosi – e considerando che potrebbero esserci ulteriori aumenti, ci creano incertezze enormi per il futuro prossimo.

Di fronte a quello che sta accadendo in Europa, il futuro si preannuncia difficilissimo con il rischio di mettere ancora più in ginocchio l’economia del territorio e dell’intero Paese. Per quanto riguarda Cartiere Trevi –prosegue l’analisi di Graziosi – al momento non vorremmo far cadere gli aumenti sui nostri clienti. Quello che posso aggiungere è che in passato e più di recente abbiamo superato tante difficoltà, superate con il mercato che ci ha consentito in questi ultimi anni di aumentare i livelli occupazionali dai 50 addetti del 2014 agli attuali 70. Sacrifici che potrebbero non bastare perché il futuro apre enormi incognite".

C.Lu.