Umbria, allarme povertà. "Caro-bollette, pensionati costretti al gelo"

L’allarme lanciato da Mario Bravi ( Spi Cgil): "Elettricità e gas in aumento, solo a Perugia altri 15mila anziani scivoleranno nella povertà"

Bollette

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Perugia, 17 gennaio 2022 -  Con il caro bollette scatta anche l’allarme povertà, con 15mila pensionati nella sola provincia di Perugia a rischio scivolamento sotto la soglia di povertà. Il tema è sollevato da Mario Bravi, segretario provinciale dello Spi Cgil di Perugia, che vede proprio i pensionati come la fascia più a rischio. "Dopo la povertà alimentare, per la quale molte persone sono costrette a soddisfare i propri bisogni primari risparmiando e ricorrendo a prodotti sempre più scadenti, questo inverno ha fatto emergere un altro tipo di povertà, che si aggiunge alla prima e si chiama "povertà energetica", per la quale molte persone rischiano di essere condannate al freddo".  

Il problema sono gli aumenti costanti delle bollette dell’elettricità e del gas. Dallo scorso settembre infatti siamo in presenza di una crescita pari al 29,8 per cento per il costo dell’energia e del 14,4 per cento per il gas. "Aumenti – spiega Bravi – che sono solo un antipasto degli ulteriori rincari in corso". Rincari contro i quali, secondo Bravi, il Governo nazionale si è limitato a "vuote enunciazioni senza nessun effetto pratico. Da una ricerca che abbiamo svolto come Spi Cgil di Perugia – continua il sindacalista – risulta che la media di spesa annuale per ogni famiglia, relativamente alle utenze, passerebbe da 1.300 euro nel 2020, a 1.500 euro nel 2021 a 1.900 euro nel 2022. Aumenti di quasi il 50 per cento in soli due anni".

Una situazione quindi, aggiunta alla povertà alimentare terremoterebbe la società, "allargando la povertà assoluta e quella relativa, soprattutto se messa in relazione ai pensionati". Il segretario dello Spi Cgil porta infatti i numeri: "Nella sola provincia di Perugia ci sono oltre 110mila pensioni sotto i 1000 euro al mese, altri 15mila pensionati e pensionate scivolerebbero sotto la soglia di povertà. Scivolamento assolutamente non contrastato dall’aumento delle pensioni del 1,7 per cento, verificatosi a gennaio 2022. Un aumento che infatti corrisponde in media a 7 o 8 euro mensili, mentre il caro bollette pesa evidentemente molto di più. Per contrastare tale situazione chiediamo innanzitutto al Governo, ma anche agli enti locali iniziative vere che impediscano l’impoverimento generalizzato del "pianeta anziani".