Carabinieri Legione Umbria Alla guida il generale Iorio

Il nuovo comandante, che succede al pari grado Antonio Bandiera, proviene dal Comando per la tutela del lavoro. Nel suo curriculum prestigiosi incarichi

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Cambio della guardia alla Legione Umbria. Nella caserma "Garibaldi", alla presenza del comandante interregionale "Podgora", generale di corpo d’armata Enzo Bernardini, la cerimonia di avvicendamento a comandante della regionale dei Carabinieri tra il generale di brigata Antonio Bandiera e il generale di brigata Gerardo Iorio. Oltre alle autorità amministrative, giudiziarie, religiose e militari della regione, erano presenti le rappresentanze degli ufficiali, marescialli, brigadieri, appuntati e carabinieri dei reparti dipendenti dalla Legione Umbria, nonché quelle dell’associazione nazionale carabinieri. La cerimonia è stata preceduta dalla deposizione di una corona d’alloro al monumento dedicato ai caduti dell’Arma dei Carabinieri, all’interno della caserma. Il generale Iorio proviene dal Comando carabinieri per la tutela del lavoro, si avvicenderà con il generale Bandiera che andrà a ricoprire l’incarico di comandante dello stesso reparto. Il generale Iorio, 58 anni, coniugato, due figlie, proviene dai corsi dell’Accademia Militare di Modena e della Scuola Ufficiali Carabinieri che ha frequentato fra il 1983 e il 1987, è laureato in Giurisprudenza e in Scienze della Sicurezza interna e esterna, perfezionato in Diritto Penale dell’Impresa e in Criminologia Generale e penitenziaria. Destinato inizialmente alla "linea Mobile" dell’Arma come comandante di plotone di Battaglione Carabinieri ha poi retto il comando del Nucleo operativo della compagnia di Roma "Piazza Dante" e della compagnia di Trani. Nel 1994 è stato destinato al comando della Sezione Anticrimine del Raggruppamento operativo speciale di Bari e, dal 2001 al 2005, del 3° e 1° Reparto del Ros centrale, di Roma, assumendo successivamente il comando del Reparto operativo del comando Provinciale di Napoli. Comandante provinciale di Grosseto dal 2012 e il 2015 è rientrato al Comando generale come capo Ufficio Criminalità Organizzata. Destinato, nel 2017, alla Direzione centrale per i Servizi Antidroga, nel settembre 2019 ha assunto il il comando dei carabinieri tutela del lavoro da cui proviene.