Caporalato, reclutava lavoratori in nero alla stazione: multa di 20mila euro

Cercava ai margini della società per mandare nei campi di Assisi e Cannara clandestini e indigenti

Inchiesta sul caporalato, intervento della polizia (foto di repertorio)

Inchiesta sul caporalato, intervento della polizia (foto di repertorio)

Perugia, 26 aprile 2022 - Cercava ai margini della società per reclutare clandestini o indigenti da far lavorare in nero nei campi nelle zone di Assisi e Cannara. Un caporalato vecchio stile: al mattino presto prendeva la sua auto e andava alla stazione ferroviaria di Perugia alla ricerca di uomini validi da mandare nei campi, gente disposta a lavorare per pochi soldi senza fare tante domande, senza tutele, senza diritti, senza contributi.

L'uomo, un marocchino di 39 anni, è stato alla fine messo nel sacco dalla polizia che lo ha denunciato e soprattutto sanzionato per circa 20mila euro.

L'origine delle indagini

Nell'aprile dello scorso anno, gli agenti del commissariato di Assisi avevano fermato per un controllo due giovani di origine marocchina, sprovvisti di documenti e irregolari sul territorio nazionale. A seguito di accertamenti era risultato che lavoravano in nero per un loro connazionale, conosciuto nell'ambiente come Giuseppe, in Italia da diverso tempo e residente a Perugia. L'uomo, il 39enne denunciato, era già stato indagato più volte per vari reati: lesioni personali, rissa aggravata, porto abusivo di armi.

Dalle ricostruzioni è emerso che lo stesso corrispondeva ai suoi uomini un compenso lordo di 40 euro per l'intera giornata lavorativa. Ad alcuni di questi lavoratori forniva anche alloggio ma, in tal caso, detraeva loro 120 euro dalla paga. Le successive indagini hanno permesso di identificare una decina di lavoratori extracomunitari impiegati dal 39enne o da suoi intermediari. Il 5 agosto scorso i poliziotti, con il personale dell'Ispettorato territoriale del lavoro di Perugia, hanno svolto un controllo in un'azienda agricola di Cannara dove sono stati trovati, intenti nella raccolta di cipolle, otto extracomunitari, alle dipendenze del trentanovenne.

Gli accertamenti sulla posizione lavorativa degli stessi si è conclusa pochi giorni fa con la contestazione di numerose violazioni alle misure di contrasto del lavoro irregolare. Gli otto lavoratori sono risultati tutti formalmente assunti pochi giorni prima del controllo. In realtà è stata accertata una condizione di irregolarità riferita a periodi precedenti alla data di assunzione formale. Uno di loro, pur in presenza di una formale assunzione, aveva presentato domanda per il reddito di cittadinanza.